Sabato sera due fratelli sono stati aggrediti all'uscita della sinagoga di Creteil, alla periferia di Parigi. Morto anche il quarto ferito dell'aggressione al Museo ebraico di Bruxelles
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Sinagoghe blindate in Francia, dove il governo ha ordinato un immediato aumento delle misure di sicurezza a protezione dei luoghi di culto ebraici dopo l'attacco di Bruxelles e l'aggressione, sabato sera, ai danni di due fratelli che stavano uscendo da una sinagoga vicino a Parigi. Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha "dato istruzione di rafforzare la sicurezza degli edifici legati al culto ebraico o alla cultura ebraica".
Lo stesso Cazeneuve confermando l'aggressione ai due uomini "di religione ebraica" all'uscita della sinagoga di Creteil, alla periferia di Parigi, ha condannato l'azione "con la massima severità".
L'aggressione dei due fratelli a Creteil - Secondo la ricostruzione della polizia, sabato sera verso le 20.30, all'uscita dalla sinagoga, due fratelli in abiti tradizionali ebraici sono stati aggrediti da due uomini che li hanno riempiti di botte e si sono poi dati alla fuga, uno a piedi e l'altro in bicicletta. Al momento i due sono ricercati attivamente dalle forze dell'ordine, mentre la magistratura ha aperto un'inchiesta. Le due vittime hanno riportato contusioni multiple ma non sono in pericolo di vita e sono state ricoverate in ospedale per le prime cure.
Il racconto di una delle vittime: "Aggrediti solo per una kippah" - "Con il solo pretesto di una kippah ci hanno malmenato": è il drammatico racconto di uno dei due giovani ebrei aggrediti alla sinagoga di Creteil. "Stavamo camminando, insieme a degli amici, quando ci hanno raggiunto e ci hanno aggredito alle spalle - racconta il diciannovenne -. Prima hanno attaccato mio fratello, con un tirapugni, colpendolo al volto, poi se la sono presa con me. Tra di loro si gridavano, "colpisci più forte, colpisci più forte". Dicono che eravamo in tenuta tradizionale ma non è vero, avevamo vestiti ordinari".
"Per gli ebrei di Francia è difficile. Bisogna fare attenzione - conclude -. Quando qualcuno che non osa neanche aggredirmi in faccia arriva alle spalle e mi attacca, c'è pericolo". L'altro aggredito, riferiscono i media francesi, resta all'ospedale con gravi ferite al volto, e ha rischiato di perdere un occhio.
Hollande: "Sicura matrice antisemita a Bruxelles" - L'attacco al museo ebraico di Bruxelles è "certamente antisemita" secondo il presidente francese, Francois Hollande, mentre è presto per parlare di una "matrice di carattere antiebraico" secondo la Procura di Bruxelles. Al riguardo la portavoce della Procura ha tenuto una conferenza stampa al Palazzo di giustizia, dicendo che le identità delle vittime non sono ancora state divulgate perché sono in corso le procedure per informare prima le famiglie.
Belgio, morta anche la quarta persona ferita - E' morta anche la quarta persona rimasta vittima dell'attentato avvenuto sabato al Museo ebraico a Bruxelles. Si tratta di un giovane belga di 25 anni, impiegato del museo. L'uomo è morto all'ospedale Saint Pierre, dove era stato ricoverato. Lo scrive l'online del quotidiano "Le Soir".