Dalla disciplina esordiente alla gara che unisce campioni e dilettanti: così lo sport diventa inclusione
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È quasi tutto pronto per la cerimonia fissata per venerdì 26 luglio, che darà, ufficialmente, il via alle Olimpiadi di Parigi. Un'edizione, la 33esima, che presenta cinque novità, finalizzate principalmente all'inclusione. Quali? Scopriamole insieme.
Per la prima volta si correrà una maratona aperta ai dilettanti. Organizzati in giorni e orari differenti da quella ufficiale, ma si terrà sullo stesso tracciato e alle stesse condizioni degli atleti olimpici. Tutti potranno partecipare, visto che sono previste modalità di gara differenti, a seconda di età e livello. E i runnners più bravi, ovviamente, potranno assaporare la gloria olimpica.
Al fine di "mettere gli atleti Olimpici e Paralimpici sullo stesso livello e celebrare i Giochi allo stesso modo" come ha spiegato Tony Estanguet, responsabile del Comitato d'organizzazione dei Giochi, lo stemma dei Giochi sarà uguale sia per le Olimpiadi sarà uguale a quello delle Paralimpiadi. Quest'anno, in particolare, riunisce tre simboli iconici: la medaglia d'oro, la fiamma olimpica e la Marianne, immagine storica che rappresenta la Repubblica francese. All'interno di un cerchio è raffigurato un volto femminile tratteggiato da una fiamma bianca. Il design richiama lo stile Art Déco in voga nel 1924, l'ultima volta che Parigi ha ospitato le Olimpiadi. Rimangono differenti, invece, solo per gli anelli olimpici e gli agitos paralimpici.
La disciplina esordiente della 33esima edizione è la break dance. Si tratta di una forma di street dance che include giochi di gambe e movimenti atletici. E quale scenario migliore della Place de la Concorde per ospitare le gare. I giudici valuteranno gli atleti su cinque voci: esecuzione, musicalità, originalità tecnica e vocabolario.
Non mancheranno il surf, divenuto disciplina olimpica nel 2020. Le gare di questa edizione si svolgeranno a Tahiti l'isola più grande della Polinesia Francese, situata a 15.700 chilometri da Parigi (oltre 22 ore di distanza in aereo). Si tratta di un vero primato, visto che diventerà l'evento olimpico più lontano che si terrà al di fuori della città ospitante.
Non sarà una prima volta, invece, per la capitale francese. Bensì di una terza, che avviene esattamente a distanza di cento anni dall'ottava edizione, svoltasi sempre a Parigi. Questa, contando anche quelle invernali, sarà la sesta olimpiade che si terrà in Francia.