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L'uomo di 69 anni arrestato a Parigi dopo la sparatoria contro la comunità curda ha ammesso mentre era in custodia della polizia di provare "un odio per gli stranieri che è diventato del tutto patologico". Lo ha annunciato in un comunicato la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau. Il killer, a cui ieri è stato tolto il fermo di polizia per motivi di salute e che è stato portato nell'infermeria psichiatrica della questura, si è definito "depresso", affermando di aver "sempre voluto uccidere migranti, stranieri", dopo un furto con scasso a casa sua nel 2016, ha precisato la procuratrice.