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Ferito anche l'autore della sparatoria, avvenuta nei pressi di un centro culturale curdo. Il ministro dell'Interno: "Ha colpito deliberatamente degli stranieri". Proteste e scontri con la polizia nel quartiere
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Sparatoria nel centro di Parigi, in rue d'Enghien, nel decimo Arrondissement, dove un uomo ha aperto il fuoco nei pressi di un centro culturale curdo, uccidendo tre persone e ferendone altre tre. Nel successivo scontro con la polizia anche l'aggressore è rimasto ferito e si trova ora in ospedale piantonato dagli agenti. L'uomo, secondo il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha "deliberatamente preso di mira degli stranieri".
La Procura ha precisato che contro l'uomo fermato, un 69enne francese, "è stata aperta un'inchiesta per omicidio, omicidio volontario e violenza aggravata". Secondo quanto scrive Le Parisien, si tratta di un "pensionato della Sncf", la compagnia ferroviaria della Francia, dove lavorava come "conducente".
Il 69enne ha precedenti giudiziari. Secondo informazioni raccolte da BFMTV, l'uomo era già stato indagato lo scorso anno per tentato omicidio dopo aver attaccato un campo migranti di Parigi armato di una sciabola. Incarcerato, era stato liberato il 12 dicembre e da allora era stato messo sotto controllo giudiziario, dunque non aveva il diritto di lasciare il territorio francese e soprattutto di portare con sé un'arma.
I curdi di Francia sono stati l'obiettivo di un odioso attacco nel cuore di Parigi. Pensieri alle vittime e alle persone che lottano per la vita, alle loro famiglie e ai loro cari. Riconoscenza alle nostre forze dell'ordine per il loro coraggio e il loro sangue freddo": lo scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron.
"E' un pazzo, un imbecille", dice il padre del killer, intervistato in esclusiva da M6. Per lui, il figlio è "un introverso, che non viveva come tutti quanti". Il suo gesto è quello di un "pazzo", deplora l'anziano, ancora sotto shock. All'uscita dal carcere parigino della Santé, il padre e la madre lo avevano accolto in casa con loro: "L'altra sera ha giocato a Scrabble con sua madre, stavano bene. Era contenta e lui anche. Ci dicevamo 'tornerà sulla retta via'. Mia moglie faceva di tutto per essere gentile. Quando ha saputo della sparatoria ha gridato 'Oh no. Non avrà mica ricominciato di nuovo!"
A un centinaio di metri dalla rue d'Enghien si sono scatenati scontri con le forze d'ordine e lanci di oggetti: i membri della comunità curda si sono infatti riuniti nella zona per urlare la loro rabbia. Alla manifestazione, che era sorta in modo spontaneo, è salita la tensione tra i partecipanti e ci sono stati tafferugli tra i dimostranti e gli agenti.
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L'uomo "è rimasto ferito, è stato portato in ospedale, e poi verrà ascoltato dagli inquirenti": è quanto riferito dalla presidente del decimo arrondissement di Parigi, Alexandra Cordebard, parlando con i cronisti. Cordebard ha precisato che l'uomo è in stato di emergenza "relativa".
La gente del quartiere è sotto shock. "Sette, otto, spari sono stati esplosi in strada, è stato il panico totale. Siamo rimasti chiusi all'interno", dice una negoziante di zona citata dalla France Presse.