Attacco a Parigi, le voci degli italiani
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Tanti gli italiani che hanno vissuto in prima persona il dramma dei sei attentati nella capitale francese.
Camilla Invernizzi: "Nessuno esce in strada
"Siamo terrorizzati. Nessuno esce in strada". Una testimone degli attentati di Parigi, Camilla Invernizzi, racconta quei momenti di autentico terrore a Parigi. "Abbiamo cominciato a correre, seguendo la folla. Siamo arrivati davanti a un locale iraniano e i gestori ci hanno invitato ad entrare perché continuavano gli spari e le urla della gente", racconta la donna che si trovava nei pressi di Canal St. Martin.
Giulio a Tgcom24: "Due boati allo stadio ma quell'elicottero..."
"Era un'amichevole, ma si respirava un'aria strana". Giulio D. porta la sua testimonianza a Tgcom24.it subito dopo uno degli attentati terroristici che hanno devastato Parigi, la Francia e l'intero Occidente, quello avvenuto allo Stade de France, dove si stava disputando la partita Francia-Germania. Giulio era lì, per godersi uno spettacolo, anche se "un elicottero girava sopra lo stadio sin da prima dell'inizio del match".
Studenti di Bergamo in gita: "Spari vicino a noi" -
"Ci è corsa incontro sul metrò, era coperta di sangue e urlava: sono dappertutto, hanno sparato, ci sono decine di morti". La drammatica testimonianza riportata da L'Eco di Bergamo è della professoressa Annalisa Cagnoli Cassader che proprio in questi giorni si trova in gita a Parigi. I "suoi" ragazzi solo per pochi minuti sono scampati alla sparatoria all'esterno di un ristorante tra Rue de Charonne e Boulevard Voltaire. La classe era infatti a cena in un altro locale in piazza della Bastille, poco distante dal luogo dell'attacco con i kalashnikov. "Dopo la cena con i ragazzi - racconta l'insegnante - siamo scesi in metropolitana. Pochi minuti dopo, un assalitore ha sparato da un'auto diverse raffiche contro i tavolini all'esterno di un ristorante vicino a noi". Una volta saliti sulla linea 5, alla fermata successiva Richard-Lenoir, nel metro' e' entrata una ragazza francese disperata: "Era coperta da schizzi di sangue di persone colpite dagli attentatori - racconta con un filo di voce la professoressa - nella sala concerti Bataclan. Lei, sui 25 anni, non era ferita, ma piangeva e aveva l'orrore negli occhi".