Uno dei responsabili cercò di arruolarsi nella jihad ma fu scoperto. La suora scampata all'attacco: "Hanno costretto il prete a inginocchiarsi, hanno fatto un sermone in arabo e si sono filmati"
Due uomini hanno fatto irruzione armati di coltelli martedì all'interno di una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino a Rouen, in Francia, sequestrando coloro che stavano partecipando alla messa. Prima di essere abbattuti dalle teste di cuoio, gli assalitori hanno sgozzato un prete. Uno dei fedeli è stato ferito gravemente ma non è in pericolo di vita. L'Isis rivendica l'attacco, Hollande: "Siamo in guerra". Fermato un minorenne.
Hollande: "Vinceremo questa guerra" - "Vinceremo questa guerra". Uccidere "un prete significa profanare la Re'publique", ha avvertito il presidente francese Francois Hollande, lanciando un nuovo appello all'unità. Per il premier Manuel Valls obiettivo dei terroristi è "scatenare una guerra di religione".
Attentatore 19enne tentò di arruolarsi con l'Isis in Siria - Il procuratore antiterrorismo, Francois Molins, intanto ha confermato che uno dei due jihadisti che hanno assaltato la parrocchia di Saint-Etienne du Rouvray era più che noto alla polizia. Per ben due volte Adel Kermiche, 19 anni, nato a Rouen, tentò di arruolarsi con l'Isis in Siria, venne incarcerato, e posto sotto controllo giudiziario con braccialetto elettronico. L'identificazione del secondo assalitore è ancora in corso.
Il prete sgozzato senza pietà - Sono le 9:25 del mattino quando i terroristi irrompono nella chiesetta di Saint-Etienne, borgo residenziale a sud della zona industriale di Rouen. Padre Jacques Hamel, il sacerdote di 86 anni celebra la messa insieme a quattro fedeli. Comincia l'orrore. Viene costretto a mettersi in ginocchio, lui cerca di difendersi ma è l'inizio della fine. Sgozzato senza pietà, tra le urla, davanti a tre suore e una coppia di fedeli, mentre uno dei boia filma la scena.
Suora: "Hanno filmato tutto" - "Hanno fatto una specie di sermone in lingua araba intorno all'altare. Era orribile, i due attentatori si sono filmati durante l'attacco", racconta suor Danielle, uno degli ostaggi ancora sotto shock, che riuscirà miracolosamente a fuggire avvertendo i soccorsi. La zona viene presidiata da agenti dalle teste di cuoio. Dalla descrizione di Molins emerge che gli ostaggi vengono usati come scudi umani.
Coltelli e cintura esplosiva - Prima si tenta una trattativa attraverso la porta secondaria ma i Robocop di Gendarmeria e Police Nationale non possono entrare perché i tre ostaggi si trovavano in posizione di muro. Improvvisamente dall'ingresso principale escono due suore e un fedele, i terroristi avanzano coperti subito dietro di loro. Tenevano i coltelli in pugno - anche una finta cintura esplosiva - e gridavano "Allah Akbar". Poi la pioggia di colpi. Per gli ostaggi rimasti in vita è la fine di un incubo - i due assalitori sono ormai morti, a terra - ma all'interno della chiesa è profondo rosso. Per Padre Jacques non c'è più speranza.
Ferito un fedele di 86 anni - Un altro fedele di 86 anni ferito gravemente viene ricoverato insieme ad altri due feriti lievi. In serata il procuratore Molins annuncerà che l'anziano signore non è più in pericolo di vita.
L'Isis rivendica l'attentato - Mentre l'Isis rivendica l'attacco sul sagrato un poliziotto riconosce il corpo di uno dei due assalitori. Si tratta appunto di Adel Kermiche, ben noto ai servizi anti-terrorismo perché l'anno scorso per due volte aveva tentato di raggiungere la Siria per unirsi alla jihad e per due volte era stato arrestato e condannato a un anno di prigione.
Il braccialetto elettronico e la radicalizzazione - Rilasciato il 22 marzo scorso, era in libertà vigilata con il braccialetto elettronico ma poteva uscire di casa ogni giorno dalle 8.30 alle 12.30. Esattamente l'orario in cui ha colpito stamattina. In paese alcuni lo descrivono come un tipo "normale", "calmo" e "tranquillo", amava la "musica" e le "ragazze" e sognava di "fare il modello". "Non sapevo fosse stato in Siria", dice un vicino. La sua "radicalizzazione" sarebbe cominciata dopo la strage a Charlie Hebdo.
Fermato un 16enne algerino - Le indagini subito scattate hanno portato finora al fermo di un 16enne algerino, il cui fratello - ha riferito il procuratore - era oggetto di un mandato d'arresto per avere cercato di andare in Siria.
La condanna del Papa - "Il Papa è informato e partecipa al dolore e all'orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite". Lo ha detto padre Lombardi in una prima dichiarazione su quanto accaduto in Francia.
In Francia di nuovo bandiere a mezz'asta - Nel Paese in stato d'emergenza fino al 2017 tornano le bandiere a mezz'asta, un altro devastante lutto nazionale in appena due settimane. La conferenza episcopale invita tutti i cattolici di Francia a partecipare venerdì a "una giornata di digiuno e preghiera per la pace e per il nostro Paese".