E sui ritardi delle case farmaceutiche afferma: "I più grandi problemi con AstraZeneca: stiamo valutando tutte le possibilità perché onorino contratti e consegnino vaccini"
Il Commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders commenta a NewsMediaset la proposta del Digital Travel Certificate che certificherà l'avvenuta vaccinazione, un test negativo o avvenuta guarigione dal Covid per gli spostamenti dentro l'Europa: "Gli Stati membri dovranno applicare le stesse regole". Poi sui ritardi delle case farmaceutiche: "I più grandi problemi con AstraZeneca: stiamo valutando tutte le possibilità perché onorino contratti e consegnino vaccini". E sullo stop europeo alle esportazioni: "Noi abbiamo consegnato 41 milioni di dosi al resto del mondo, ora ci aspettiamo reciprocità dagli altri Stati che producono".
Commissario Reynders, con questo passaporto cosa cambia, sarà obbligatorio?
Sarà un accordo vincolante e si tratterà dello stesso tipo di certificato in tutti i 27 Paesi europei. Sarà obbligatorio per gli Stati membri applicare le stesse regole, lo stesso trattamento dei dati per emettere il certificato e accettare quello degli altri. Si tratterà di uno strumento comune, per garantire interoperabilità, sarà sicuro e in versione digitale o cartacea.
Ma non è un po' prematuro parlare di questo documento vista la situazione a livello di consegna dei vaccini?
E' vero che se guardiamo la situazione forse è un po' presto, ma dobbiamo iniziare ora perché è un certificato in vista dell'estate. E quindi da un lato abbiamo bisogno di lavorare sulle regole e dall'altro sullo strumento tecnico stesso.
Lei è commissario alla Giustizia. La Commissione europea ha dei rapporti complessi con le case farmaceutiche in questo momento, come può eventualmente rivalersi?
Abbiamo dei contratti, quindi è normale chiedere alle compagnie di prestare attenzione e rispettare le condizioni del contratto. Noi abbiamo problemi soprattutto con AstraZeneca, alla quale chiediamo di onorare tutti gli elementi degli accordi, e stiamo valutando tutti gli strumenti per fare pressione su questa società. Stiamo analizzando tutte le possibilità perché AstraZeneca ci consegni più dosi.
E in merito allo stop alle esportazioni dei vaccini, qual è la sua posizione?
Abbiamo esportato più di 41milioni di vaccini verso Paesi terzi. Quindi l'Europa sta svolgendo il suo compito con il resto del mondo ma chiediamo reciprocità. Se altri Stati producono vaccini è normale che noi esportiamo ma vogliamo anche ricevere i loro vaccini.