Jozef Wesolowski è stato dimesso dallo stato clericale. Ora inizierà anche il processo penale davanti agli organi giudiziari vaticani. Era stato richiamato in Vaticano da papa Francesco nel 2013 in seguito alle accuse dalla Repubblica dominicana sui presunti abusi su minori
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L'ex nunzio nella Repubblica Dominicana mons. Jozef Wesolowski è stato dimesso dallo stato clericale nel primo grado di processo canonico per abusi sessuali su minori. Ora l'arcivescovo ha due mesi per proporre appello. Wesolowski, che in attesa della pronuncia dell'ex Sant'Uffizio ha goduto di "relativa libertà di movimento", ora rischia l'arresto. "Saranno adottati tutti i provvedimento adeguati alla gravità del caso", dice la sala stampa vaticana.
Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha spiegato che "si prenderanno misure perché sia residente in un posto preciso, limitato, senza libertà di movimento, poiché è una persona giudicata colpevole di un reato grave ed in attesa di un ulteriore procedimento giudiziario".
Jozef Wesolowski, 66 anni, polacco, alle spalle una lunga carriera diplomatica, era nunzio a Santo Domingo dal gennaio 2008. Papa Francesco lo ha dimesso da nunzio e richiamato a Roma nell'agosto 2013 in seguito alle accuse di abusi su minori emerse nella Repubblica Dominicana. In Vaticano è stato quindi sottoposto prima al giudizio canonico, il cui primo grado si è concluso in questi giorni con la riduzione allo stato laicale, e non appena la sentenza sarà definitiva - Wesolowski ha due mesi per proporre eventuale appello - partirà anche il processo penale davanti agli organi giudiziari vaticani, essendo l'ex nunzio un cittadino dello Stato vaticano.