L'accusa è di appropriazione indebita e di uso impropriodi beni pubblici. La sua difesa: "Mia moglie davvero lavorava per me"
Il candidato della destra francese alle presidenziali, Francois Fillon, è stato formalmente incriminato dai giudici istruttori nell'inchiesta sugli impieghi fittizi a favore della moglie e dei due figli. Fillon, che deve rispondere di diversi capi di imputazione, tra i quali appropriazione indebita di fondi pubblici, non ha risposto ai magistrati, ma ha letto una dichiarazione nella quale sostiene che la moglie Penelope ha effettivamente lavorato.
"Ho dato lavoro a mia moglie e la realtà del suo lavoro è innegabile". "Questa realtà è stata confermata in dettaglio da varie persone che hanno lavorato al suo fianco nel corso di numerosi anni - ha aggiunto - . Non chiedo né deroghe, né favori, ma semplicemente il rispetto del diritto", ha detto Fillon.
Intanto ci sarebbero nuove rivelazioni. Il quotidiano francese Le Parisien rivela infatti che fra il 2005 e il 2007 i due figli dell'allora senatore Fillon - impiegati in qualitàdi assistenti parlamentari - avrebbero girato al padre una parte dei propri salari: la figlia Marie avrebbe depositato sul conto corrente dei genitori circa 33mila euro sui 46mila euro netti percepiti fra l'ottobre del 2005 e il dicembre del 2006.
Anche il figlio minore dell'esponente della destra, Charles Fillon, che percepiva 4.846 euro lordi al mese di stipendio, avrebbe fatto, secondo quanto riferisce sempre Le Parisien, dei bonifici regolari sul conto dei genitori, a quanto sembra di valore inferiore. Avrebbe così rimborsato al padre parte delle spese effettuate dal genitore per il suo alloggio e per le spese correnti, è stata la difesa di Antonin Le'vy, legale di François Fillon.