Fotogallery - Gaza, bombe sull'ospedale Nasser e raid su Rafah: cresce la paura nella Striscia
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Save the Children dopo l'ultima strage a Gaza: "I bambini muoiono per mancanza di cibo e i loro genitori vengono uccisi mentre cercano di procurarglielo". Biden: "Spero ancora nella tregua ma adesso i negoziati sono più complicati"
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Più di 25.000 donne e bambini palestinesi sono stati uccisi da ottobre, ovvero da quando Israele ha iniziato l'invasione di Gaza in seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Il bilancio aggiornato delle vittime nella Striscia è stato fatto dal capo del Pentagono, Lloyd Austin. Il numero è stato fornito a poche ore dalla condanna della Casa Bianca per l'attacco dell'esercito israeliano che ha aperto il fuoco colpendo innumerevoli palestinesi accalcati per ricevere aiuti umanitari. "Un grave incidente", ha dichiarato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale di Washington.
La tregua fra Israele e Hamas "non sarà probabilmente firmata entro lunedì, ma rimango ottimista": così il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il quale ha sottolineato di essere in continuo contatto con i leader regionali mentre proseguono i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza cui dovrebbe seguire la liberazione degli ostaggi israeliani in cambio del rilascio di detenuti palestinesi. Biden ha poi riferito di avere "parlato al telefono con persone nella regione". Quanto all'ultima strage avvenuta a Gaza, Biden ha detto di "non avere ancora una risposta" e che questo "complicherà ulteriormente negoziati".
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A Gaza i bambini muoiono a causa della mancanza di cibo e i loro genitori vengono uccisi mentre cercano di procurarglielo. È l'ennesimo allarme lanciato da Save the Children, dopo l’uccisione di almeno 104 persone e il ferimento di altre 760 mentre erano in fila per la farina a Gaza. "I racconti che emergono superano l'orrore. Una fila per avere del cibo salvavita è diventata una fila per la morte. Mentre i bambini muoiono per mancanza di cibo, i loro genitori muoiono nel tentativo di procurarselo. È necessaria un'indagine immediata e imparziale su ciò che è accaduto e avviare delle azioni per garantire il rispetto del diritto umanitario internazionale. Ai civili non può essere negata l'assistenza indispensabile, né possono essere uccisi nel tentativo di ottenere quell’aiuto” ha dichiarato Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi.
"I bambini e i loro genitori sono stati costretti a prendere decisioni disperate per sopravvivere. Le persone vengono uccise e ferite mentre cercano di procurarsi ciò che possono per mantenere in vita le proprie famiglie, senza avere nessun posto dove poter ricevere cure mediche efficaci, visto che, dopo quasi cinque mesi di bombardamenti, le strutture sanitarie sono state decimate. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco definitivo subito" ha concluso Lee.