Portavoce: "Non ci sono dubbi"
Per il Pentagono, "non ci sono dubbi", la morte della giovane cooperante americana Kayla Mueller è stata causata dall'Isis, non da un raid dei caccia giordani (come sostenuto dagli stessi jihadisti). Lo ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa, l'ammiraglio John Kirby. Ancora non ci sono indicazioni precise sulle circostanze o sulla data della morte della giovane americana, rapita dall'Isis nel'agosto del 2013, ha aggiunto.