UNA STORIA INCREDIBILE

Pescatore peruviano salvato dopo tre mesi nell'Oceano, come ha fatto a sopravvivere? Ecco cosa sappiamo

Ha bevuto acqua piovana e mangiato uccelli, scarafaggi e una tartaruga, accendendo il fuoco con la legna presente sulla barca. Ma il vero segreto del 61enne Máximo Napa Castro è stato un altro

17 Mar 2025 - 15:16

Fin da subito era sembrata una storia incredibile. Proprio letteralmente: da non credere. Eppure il pescatore peruviano Máximo Napa Castro, 61 anni, è davvero sopravvissuto dopo essere rimasto alla deriva in oceano aperto per più di tre mesi. Ma come è stato possibile? Anche se suonerà scontato e al contempo contro ogni statistica, l'uomo è stato baciato dalla fortuna. La sua sopravvivenza è stata resa possibile da una serie di condizioni favorevoli che si sono verificate nel migliore dei modi.

Cosa è successo

 Napa Castro è salpato il 7 dicembre dal porto di San Juan de Marcona a bordo della sua piccola imbarcazione, chiamata "El Gatón", per quella che sarebbe dovuta essere una normale battuta di pesca. Tuttavia, dieci giorni dopo la partenza, una tempesta deviò l'imbarcazione fino a 1.094 chilometri fuori rotta. Il pescatore, disorientato e senza radiofaro, si ritrovò in mezzo all'Oceano Pacifico, alla deriva e con scarse provviste (che sono bastate per pochi giorni). Non avendo ricevuto più sue notizie, la famiglia di Napa Castro denunciò la scomparsa alle autorità peruviane. Le ricerche partirono, ma nessuna pattuglia marittima riuscì a localizzarlo prima di 95 lunghissimi giorni.

Dove ha trovato cibo e acqua il pescatore peruviano?

 Partiamo dalla cosa più importante: l'acqua potabile. Una volta tratto in salvo, il 61enne ha raccontato di aver bevuto acqua piovana in quantità sufficienti a mantenere le funzioni vitali. Il che vuol dire che in oceano aperto ha piovuto abbastanza da consentire a Napa Castro di raccogliere acqua e berla direttamente. Una condizione affatto strana: le precipitazioni al largo, specie nel Pacifico Meridionale, non sono affatto rare. Per quanto riguarda il cibo, il pescatore peruviano ha raccontato di aver mangiato uccelli, scarafaggi e una tartaruga marina. Gli insetti erano presenti a bordo della barca, mentre la tartaruga sarebbe rimasta impigliata nelle reti da pesca. Anche l'uccello marino, forse un gabbiano, è capitato per caso sulla barca. Il 61enne è riuscito ad agguantarlo e ha cucinato tutti questi animali bruciando un po' della legna di cui era composta la sua barca.

Quindici giorni senza mangiare

 Anche la fortuna del 61enne, però, aveva un limite. "Sono rimasto gli ultimi quindici giorni senza mangiare", ha spiegato ai media dopo il suo salvataggio. Una condizione davvero estrema, che infatti lo ha portato a versare in condizioni critiche al momento dei soccorsi. Qualche giorno di digiuno in più e l'uomo non ce l'avrebbe fatta.

Il vero segreto: il pensiero della famiglia

 "Quando pioveva, Dio mi restituiva la vita", ha raccontato il naufrago, che si è aggrappato con tutte le sue forze al ricordo dei figli, del nipote, ma soprattutto della madre anziana. "Per lei ho combattuto, per lei mi sono aggrappato alla vita. Se mia madre non fosse stata lì con me, nei miei pensieri, non ce l'avrei fatta. Quando ero in preda all'agonia, l'ho sentita".

Il ritorno a casa e il lieto fine

 Novantacinque giorni dopo aver lasciato il porto di origine, una nave ecuadoriana riuscì finalmente ad avvistare l'imbarcazione di Máximo. I soccorritori lo trasportarono in un centro medico, in evidente stato di disidratazione e in condizioni gravi. Il 15 marzo, Máximo Napa ha potuto fare ritorno nel suo Perù, dove è stato accolto con commozione all'aeroporto Jorge Chávez, alla presenza di familiari, amici, vicini e molte altre persone commosse dalla sua incredibile impresa. In mezzo alla folla desiderosa di festeggiarlo, Máximo Napa si è preso un momento per riflettere su ciò che lo aveva aiutato a sopravvivere per così tanti giorni. " Ragazzi, vorrei che mi lasciaste un momento per mia madre. Voglio dire davanti a tutti che ti amo, mamma". I due si sono sciolti in un abbraccio intenso, tra le lacrime di tutti.

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