L'hanno chiamato Pobeda (vittoria)

Petrolio: ecco Pobeda, il maxi giacimento scoperto nel Mare Artico

Una joint venture russo-americana ha individuato una riserva da 1 mld di barili. Ma pesa l'ombra delle sanzioni Usa imposte alla Russia

29 Set 2014 - 17:17

    © ap-lapresse

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Un grande giacimento di petrolio è stato scoperto nel Mare Artico dal gigante petrolifero russo Rosneft e dall'americana Exxon Mobil. A renderlo noto è stata la compagnia russa, che lo ha ribattezzato Pobeda (vittoria). L'eccezionale giacimento ha risorse pari a un miliardo di barili di petrolio e 338 miliardi di metri cubi di gas. Ma sulla joint venture pesano le sanzioni Usa imposte al gruppo russo dopo la crisi ucraina.

In una joint venture da 3,2 miliardi di dollari, Rosneft ed Exxon hanno iniziato i lavori di perforazione in estate e hanno proseguito finora, nonostante il Tesoro Usa abbia imposto delle sanzioni alla compagnia russa a causa della crisi ucraina.

L'amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin, lui stesso soggetto alle sanzioni Usa, è visibilmente soddisfatto. "Va oltre le nostre aspettative. E' una vittoria di tutti, ottenuta grazie ai nostri amici e partner come Exxon Mobil, Nord Atlantic Drilling, Schlumberger, Halliburton, Weatherford, Baker, Trendsetter, Fmc".

I geologi hanno seguito con grande interesse il progetto e considerano l'area del Mare Artico la più grande riserva inesplorata di greggio.

Sulla collaborazione russo-americana pesano ora le sanzioni che gli Usa hanno imposto alla Russia, che vietano alle compagnie americane di partecipare a joint venture nel Mare Artico russo a partire dal 10 ottobre.

Il quotidiano Kommersant, citando fonti proprie, ha rivelato che il colosso americano, che aveva ottenuto una proroga dalle autorità Usa per concludere i lavori di trivellazione nel Mare Artico di Kara, dovrà sospendere la partnership con Rosneft da metà ottobre.

Le sanzioni stanno mettendo in difficoltà il settore degli idrocarburi russo, che dipende dalle tecnologie occidentali per le trivellazioni e le estrazioni nelle condizioni più avverse, come nel caso del Mare Artico.

“No comment”, è stata la replica delle due società. Il vice ministro russo dell'energia, Kirill Molodtsov, ha invece ricordato che Mosca può contare su otto piattaforme che si possono utilizzare nelle condizioni meteo tipiche del mare di Kara.

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