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La corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato la riforma della giustizia approvata dalla Polonia il 20 dicembre 2019. Secondo la Cgue infatti, la riforma "viola la normativa europea" e non garantisce "l'indipendenza e l'imparzialità". La Corte sottolinea poi come gli stati membri debbano "rispettare gli obblighi derivanti dal diritto dell'Unione". Immediata la risposta di Varsavia, attraverso le parole del ministro della Giustizia di Varsavia, Zbigniew Ziobro: "Il verdetto è corrotto. Non è stato scritto da giudici ma da politici pertanto costituisce una chiara violazione dei trattati europei".