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Polonia e Ungheria si sono espresse contro le conclusioni del Consiglio Affari Giustizia sulla protezione delle comunità Lgbt in Europa. Non essendoci unanimità, la presidenza svedese ha deciso di non procedere con la votazione adottando il testo come "conclusioni della presidenza" e segnalando che al documento hanno aderito 25 Paesi membri su 27.