perquisita la residenza

Portogallo, inchiesta per corruzione: si dimette il premier Costa

Il primo ministro ha detto in tv di essere coinvolto con alcuni suoi collaboratori e di essere "fiducioso nel funzionamento della giustizia". Sarà oggetto di un'indagine autonoma da parte del Tribunale Supremo

07 Nov 2023 - 16:05
 © Ansa

© Ansa

Il primo ministro del Portogallo, Antonio Costa, si è dimesso. In un messaggio in diretta alle tv nazionali, il premier ha confermato la notizia circolata sull'esistenza di un'indagine sulla corruzione che coinvolge lui e alcuni suoi collaboratori ma si è detto "fiducioso nel funzionamento della giustizia". Costa si è messo a disposizione per chiarire ogni sospetto sul suo operato.  

Le parole del premier in tv

 "Ho la coscienza pulita", ha detto Costa rivolgendosi alla nazione. Alcuni partiti di opposizione, come "Iniciativa Liberal" e "Chega", avevano chiesto le dimissioni dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa sul coinvolgimento del premier in un'inchiesta relativa all'assegnazione delle licenze per la produzione di litio e idrogeno. 

L'indagine autonoma del Tribunale Supremo

 Costa sarà oggetto di un'indagine autonoma da parte del Tribunale Supremo, l'unico ad avere giurisdizione per i reati che riguardano le alte cariche dello Stato; il premier - secondo la procura - sarebbe intervenuto per facilitare l'iter di sfruttamento delle risorse. 
 

Arrestato il capo dello staff

 La procura ha poi riferito che la polizia portoghese ha arrestato il capo dello staff del primo ministro Antonio Costa, Vitor Escaria, durante blitz condotti in diversi edifici pubblici e altre proprietà. La Corte Suprema, hanno dichiarato i pubblici ministeri, sta anche esaminando "l'uso del nome del primo ministro e il suo coinvolgimento per sbloccare" le pratiche oggetto di indagine. Un giudice istruttore ha emesso mandati d'arresto per Vítor Escaria, che è appunto il capo di Gabinetto di Costa, il sindaco di Sines, e altre tre persone: c'era, infatti, un rischio di fuga e di distruzione delle prove, secondo l'ufficio del procuratore.

Le concessioni di miniere di litio

 Tra i sospettati ci sono il ministro delle Infrastrutture João Galamba e il capo dell'agenzia ambientale del Paese. Il giudice sta indagando su presunti illeciti, corruzione di funzionari eletti e traffico di influenze relativi a concessioni di miniere di litio vicino al confine settentrionale tra il Portogallo e la Spagna e a progetti per un impianto di idrogeno verde e un centro dati nella città costiera meridionale di Sines.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri