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Premio Nobel per la Pace assegnato a Narges Mohammadi: "Condannata a 31 anni, l'Iran la liberi"

Il comitato norvegese ha scelto l'attivista iraniana 51enne per i diritti delle donne. E' stata arrestata 13 volte, condannata cinque volte per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate

06 Ott 2023 - 22:11

Il Premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato all'attivista iraniana per i diritti delle donne Narges Mohammadi. Vice presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani, è stata arrestata nel 2016 dalle autorità locali e si trova ancora in prigione. Il comitato afferma che la 51enne ha ricevuto il premio per la sua lotta "contro l'oppressione delle donne in Iran e per i suoi sforzi nella promozione dei diritti umani e della libertà per tutti". 

Fotogallery - Il Premio Nobel per la Pace a Narges Mohammadi

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"Enormi costi personali per la sua lotta" - Il comitato per il Nobel ha affermato che "la coraggiosa lotta di Narges Mohammadi ha comportato enormi costi personali. Il regime iraniano l'ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate". Mohammadi è ancora detenute nel famigerato carcere di Evin e il comitato ha espresso l'auspicio che l'Iran la rilasci.

"E' un momento storico per lotta per la libertà in Iran", ha commentato la famiglia di Narges. "La vittoria del Nobel evidenzia il coraggio delle donne iraniane", ha fatto sapere l'Onu commentando l'assegnazione del premio. 

Il figlio: "Molto fiero di mia madre"

 Il figlio della militante iraniana, Ali, si è detto "molto fiero" della madre. Il premio rappresenta una "ricompensa per il popolo iraniano", ha detto il ragazzo di 17 anni durante una conferenza stampa tenuta a Parigi al fianco del padre, Taghi Rahmani. Il giovane non vede la madre da otto anni. "E' molto importanti anche che questo riconoscimento sia rivolto verso l'interno dell'Iran, che vada simbolicamente ai prigionieri che costituiscono il vivaio della resistenza", ha detto il marito di Mohammadi. 

Lo slogan "Donna, vita, libertà" - Berit Reiss-Andersen, presidente del Comitato norvegese per il Nobel, arrivando al leggio, prima di annunciare l'assegnazione ha ripetuto lo slogan "Donna, vita, libertà", che è lo slogan che da un anno, dalla morte di Mahsa Amini, iraniani e iraniane ripetono ogni volta che manifestano per il diritti e le libertà delle donne.

Iran: "Decisione faziosa e politica"

  L'Iran ha definito "faziosa e politica" la scelta del comitato del Nobel.

Il caso Armita Geravand - Il riconoscimento a Narges Mohammadi arriva in un momento in cui in Iran è appena stata arrestata Shahin Ahmadi, la madre di Armita Geravand, 16enne che si trova in coma da domenica in seguito alle percosse inferte dalla polizia morale in una stazione della metropolitana per non aver indossato il velo obbligatorio. Un caso che ricorda in tutto e per tutto quello di Mahsa Amini. 

"Continua a battersi per la libertà" - Un pensiero per Narges è arrivato subito da parte di Roberta Metsola. "Congratulazioni a Narges Mohammadi, vincitrice del premio Nobel per la Pace 2023. Dal carcere, insieme ad altre donne e uomini determinati e coraggiosi, continua a battersi per la libertà, la democrazia e l'uguaglianza. Come ho detto a suo marito Taghi Rahamni saremo al fianco del popolo dell'Iran". Così la presidente del Parlamento europeo in un post pubblicato sul social X.

Fotogallery - In Iran la piazza sfida i divieti in ricordo di Mahsa

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