Accolta la richiesta dei legali del tycoon che chiedevano più tempo per il ricorso in appello
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Il giudice Juan Merchan ha rinviato al 26 novembre, dopo le elezioni presidenziali Usa 2024, la sentenza di pena per Donald Trump nel processo per i pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels. Inizialmente la data era stata fissata il 18 settembre. Il tycoon, condannato per tutti i 34 capi di imputazione relativi alla falsificazione della contabilità aziendale per coprire il pagamento a Daniels, rischia fino a quattro anni di carcere.
Il giudice Juan Merchan ha accolto una richiesta presentata dai legali di Trump, i quali hanno chiesto più tempo per fare ricorso in appello contro la condanna, dopo che la Corte suprema ha garantito la parziale immunità all'ex presidente Usa. Il rinvio della sentenza a dopo le elezioni rappresenta una vittoria per Trump, in corsa per la Casa Bianca contro la candidata democratica, la vicepresidente Kamala Harris.
A maggio, al termine delle sette settimane di processo, Trump era stato riconosciuto colpevole di tutti i 34 capi di imputazione presentati dal procuratore di Manhattan, Alvin Bragg. Secondo l'accusa, l'ex presidente aveva falsificato la contabilità aziendale, per coprire il pagamento a Daniels, che alla vigilia delle elezioni del 2016 stava per rivelare ai media i dettagli di una sua passata relazione a sfondo sessuale col tycoon. La condanna di Trump è stata la prima, per un ex presidente, nella storia degli Stati Uniti.
Merchan ha scritto che il caso richiede "un'udienza di condanna interamente incentrata sul verdetto della giuria". "Il loro verdetto deve essere rispettato e affrontato in un modo che non sia diluito dall'enormità delle imminenti elezioni presidenziali", ha aggiunto il giudice accettando di ritardare la condanna esattamente tre settimane dopo le elezioni del 5 novembre. Trump rischia il carcere, ma il giudice Merchan ha anche la facoltà discrezionale di imporre una punizione con una multa, la libertà vigilata o una breve pena detentiva.
Donald Trump ha accolto con favore la decisione del giudice Juan Merchan di rinviare al 26 novembre, quindi dopo il voto, la sentenza sulla pena nel caso dei pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels. In un post sul suo social media Truth il tycoon ribadisce che si tratta di "una caccia alle streghe" contro di lui e chiede che il caso "sia annullato" in base alla sentenza della Corte suprema americana sull'immunità.