Giovedì gli agenti hanno fermato, picchiato e sodomizzato con un manganello il 22enne Théo. Uno di loro è accusato di stupro. Marine Le Pen contro le sommosse: "Principio di base è difendere la polizia"
"Stop alla guerra": è l'appello lanciato dal letto dell'ospedale francese in cui è ricoverato Théo, il 22enne di colore vittima delle violenze della polizia a Aulnay-sous-Bois. Le proteste nella banlieue di Parigi sono scattate dopo che quattro poliziotti giovedì hanno fermato il giovane che, secondo le accuse, è stato pestato e sodomizzato con un manganello. L'agente accusato di stupro si difende parlando di un "incidente".
L'aggressione è stata ripresa da una telecamera. Il video è stato poi diffuso e ha suscitato l'indignazione di parigini e cittadini francesi. Il primo ministro, Bernard Cazeneuve, ha chiesto "fermezza" contro i responsabili delle violenze: "Mi rendo bene conto di quanto i poliziotti e i gendarmi siano esposti nella lotta contro il terrorismo e contro le violenze, ma devono comportarsi in ogni momento in modo esemplare".
Lunedì si è svolta a Aulnay una marcia di sostegno al giovane Théo e di protesta contro la polizia, mentre martedì le madri del quartiere hanno chiesto che la polizia non stringa più d'assedio la zona.
Un poliziotto è stato incriminato per violenza sessuale, gli altri tre per violenze di gruppo. Al 22enne è stata diagnosticata "una ferita longitudinale del canale anale" e una "lesione del muscolo sfintere anale", con una prognosi di 60 giorni. Le immagini mostrano un agente "infliggere un colpo di manganello orizzontale a livello del posteriore" del giovane.
Hollande fa visita a Théo - Il presidente francese François Hollande è andato al capezzale di Théo, ricoverato all'ospedale Robert-Ballanger di Aulnay-sous-Bois, alla periferia di Parigi. Il capo di stato è rimasto circa mezz'ora con lui e con alcuni membri della sua famiglia, ha indicato l'entourage di Hollande. Il ministro degli Interni francese, Bruno le Roux, aveva chiesto di ricevere la famiglia della vittima, ma questa avrebbe declinato l'invito.
L'appello del 22enne alla banlieue - Durante la visita di Hollande, il 22enne ha rivolto un messaggio ai concittadini. "So quello che sta accadendo. Amo la mia città e quando tornerò vorrei ritrovarla come l'ho lasciata. Quindi, ragazzi, stop alla guerra. Pregate per me".
Marine Le Pen condanna la rivolta: "Difendo la polizia" - Intanto Marine Le Pen condanna le "sommosse" nella banlieue e afferma che il suo "principio di base" è "sostenere la polizia". La leader del Front National è intervenuta in tv dopo aver visitato nel pomeriggio diversi commissariati dell'hinterland parigino.