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Il presidente russo Putin, il presidente azero Aliyev e il primo ministro armeno Pashinyan hanno stretto un accordo a Sochi in cui si impegnano ad astenersi dall'uso o dalla minaccia della forza nel Caucaso meridionale. In una dichiarazione congiunta i tre leader "hanno convenuto di astenersi dall'usare la forza, o dal minacciarla, e a risolvere tutti i contenziosi esclusivamente sulla base del riconoscimento reciproco della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'inviolabilità dei confini in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e la dichiarazione di Almaty del 1991".