La dichiarazione dell'ex europarlamentare riferita da "Repubblica". Il legale dell'eurodeputata di Forza Italia: "Mai presi finanziamenti illeciti per la campagna 2019". Panzeri: "Ho buttato tutto nella spazzatura"
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Nell'inchiesta sul Qatargate, l'ex europarlamentare Antonio Panzeri fa il nome dell'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi raccontando di aver visto e gettato via una sua borsa che conteneva 60-70mila euro in contanti. La rivelazione spunta dalle dichiarazioni fatte ai pm di Bruxelles Michael Claise e Raphael Malagnini. "Nel 2019 Comi mi ha chiamato chiedendo un favore, se potevo ritirare una borsa dal suo appartamento a Bruxelles e metterla da parte", ha detto, aggiungendo di aver chiesto all'assistente Giuseppe Meroni di andarla a prendere. L'avvocato di Comi: "Mai accettati finanziamenti illeciti".
Della vicenda parlano Repubblica, Le Soir e Knack. Secondo quanto scrivono Panzeri, quando Comi Fu arrestata per l'inchiesta "Mensa dei poveri", è andato "da Meroni e abbiamo aperto la borsa. Ho visto dei vestiti e dei libri vuoti all'interno, con contanti tra i 60 e i 70mila euro, non li ho contati. Quindi ho preso tutto e ho deciso di buttare via i soldi nella spazzatura. Meroni ha visto i soldi ma non ha preso niente".
Panzeri ha detto poi di averne parlato con Comi e di averle "solo detto che i soldi non c'erano più. Sulla borsa, le ho detto che il caso era chiuso e non mi ha chiesto altro. Non so da dove vengano i soldi di questa borsa".
"C'è stato un incontro a Doha, nella primavera del 2019 - ha detto Panzeri il 13 febbraio secondo i tre quotidiani -, con il ministro Al Marri, Francesco Giorgi, l'algerino (Boudjellal ndr) e io, Andrea Cozzolino, Lara Comi. Penso che Eva Kaili fosse presente, ma la decisione presa, in termini di denaro per i deputati, includeva anche lei. Al termine, i qatarini hanno deciso di mettere a disposizione per le campagne elettorali dei tre, 250mila euro ciascuno. Ed è stato fatto". Panzeri non ha saputo dire se i soldi nella borsa di Comi fossero parte dei 250mila euro dell'accordo con il Qatar.
L'avvocato di Lara Comi, Gian Piero Biancolella, ha dichiarato che "Comi non ha mai accettato finanziamenti illeciti per la campagna 2019". Da parte sua, Panzeri ha chiarito: "E' importante smentire l'idea che io sia il grande capo. Queste persone accettavano denaro in cambio della tutela degli interessi del Qatar come parte del loro lavoro parlamentare. Si stabilì che Giorgi assumesse il ruolo di assistente di Cozzolino. I soldi sono arrivati a casa sua, un milione e 250mila euro in contanti. C'erano anche 250mila euro per me e per lui".