l'inchiesta punto per punto

Che cos'è il Qatargate, l'ombra delle tangenti sul Parlamento europeo

Tutto comincia nel dicembre del 2022: perquisizioni, sequestri di contanti, arresti. Ma nessuna condanna definitiva. I passaggi salienti dell'indagine

04 Mar 2025 - 17:44
Qatargate, procura Milano apre fascicolo per riciclaggio: 2 indagati © Da video

Qatargate, procura Milano apre fascicolo per riciclaggio: 2 indagati © Da video

Il Qatargate è un'inchiesta giudiziaria con ripercussioni politiche scoppiata al Parlamento europeo nel dicembre 2022. Il nome Qatargate deriva dal fatto che le prime accuse mosse dalla Procura federale del Belgio si concentrano sul Qatar, sospettato di aver pagato somme di denaro e offerto regali a politici, funzionari e lobbisti per ottenere decisioni favorevoli all'interno delle istituzioni europee. Tra queste l'attenuazione delle critiche sui diritti dei lavoratori in vista dei Mondiali di calcio 2022. Successivamente l'inchiesta si allarga anche a Marocco e Mauritania, accusati di operazioni simili: denaro in cambio di influenze positive.

I sequestri di contanti

 Su mandato della Procura federale del Belgio, la polizia di Bruxelles sequestra 1,5 milioni di euro in contanti, computer e telefoni nelle abitazioni di alcuni personaggi di rilievo. È il 9 dicembre 2022. Tra di loro c'è l'allora vicepresidente greca del Parlamento europeo Eva Kaili, l'europarlamentare italiano Pier Antonio Panzeri e il suo collaboratore Francesco Giorgi, a sua volta compagno di Eva Kaili. 

Le accuse

 L'inchiesta mira a dimostrare l'esistenza di un sistema strutturato di corruzione, con oltre 300 presunti tentativi di manipolare decisioni parlamentari, come bloccare risoluzioni critiche sui diritti umani o favorire accordi commerciali.

Dopo due anni

 A distanza di oltre due anni dall'inizio dell'indagine, non ci sono condanne definitive. Molti dei sospettati, compresi gli stessi Kaili, Panzeri, Giorgi, sono stati rilasciati, alcuni con misure cautelari come il braccialetto elettronico. Il caso ha sollevato interrogativi sull'efficacia dei controlli etici nell'Ue e ha spinto il Parlamento europeo a istituire una commissione d'inchiesta. Le riforme adottate per cercare di limitare casi simili in futuro sono giudicate insufficienti da diversi europarlamentari. 

L'ultima mossa della Procura

 L'ultima mossa della Procura federale belga è la richiesta di revoca dell'immunità parlamentare per le due eurodeputate italiane del Pd Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini, i cui nomi erano già comparsi nel primo fascicolo d'inchiesta del 2022.

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