L'accordo tra Roma e Washington prevede un via libera "caso per caso". Le missioni saranno difensive. I nostri militari non saranno sul campo. Intanto la Francia sta già compiendo operazioni segrete
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Saranno undici gli aerei Usa armati di missili che decolleranno dalla base siciliana di Sigonella per compiere raid in Libia. E' questo quanto prevede l'accordo tra Roma e Washington, e che porta l'Italia in prima linea nella lotta all'Isis. Le ricognizioni sono iniziate già da un mese, ma le incursioni cominceranno tra sette giorni. L'autorizzazione ai droni americani avverrà comunque "caso per caso". I militari italiani non saranno sul campo.
Missioni difensive, necessario via libera tempestivo - L'accordo siglato dal governo Renzi con gli Stati Uniti, come riporta Il Corriere, impegna l'Italia ad autorizzare "tempestivamente" la missione di fronte alla richiesta del comando militare statunitense. Si potrà infatti agire soltanto "in caso di pericolo" per difendere civili e militari che sono sul campo.
Già in corso operazioni segrete della Francia - Intanto la Francia sta già conducendo in Libia delle operazioni militari non ufficiali contro lo Stato islamico. Si tratta, rivela Le Monde, di raid puntuali, molto mirati, preparati con azioni "discrete", vale a dire segrete.
Secondo la linea decisa dal presidente Francois Hollande, ad agire in Libia sono le truppe speciali già operative sul terreno da metà febbraio. Ma diverse fonti, aggiunge il quotidiano, parlano anche di "operazioni clandestine" condotte dalla Direzione generale per la sicurezza estera, ovvero dall'intelligence.