Muoiono per mancanza di cibo 11 persone al minuto, quasi il doppio rispetto a quelle legate al virus. I dati mostrano la guerre come causa principale della carestie
© -afp
La pandemia non è la prima causa di morte nel mondo. Secondo i dati del rapporto "Il virus della fame si moltiplica", pubblicati dall'organizzazione non-profit Oxfam, la povertà e la fame causano quasi il doppio delle vittime di Covid-19. Nel mondo le persone che muoiono di fame sono 11 al minuto, al fronte di 7 per cause legate al virus.
La condizione attuale - L' allarme delle associazioni come Oxfam, impegnate quotidianamente nella riduzione della povertà globale, vuole evidenziare l'aumento esponenziale di vittime per carestia dall'inizio della pandemia: 155 milioni di persone sono attualmente in stato di insicurezza alimentare o denutrizione. Venti milioni in più rispetto all'anno scorso. La situazione registrata è molto critica, specialmente nei Paesi coinvolti in conflitti armati (quasi 100 milioni di persone in 23 Stati). La guerra, infatti, rimane la prima causa di povertà e fame.
"In molte aree attraversate da sanguinosi conflitti si continua ad usare la mancanza di cibo come un`arma, lasciando le persone senza acqua o beni di prima necessita' e impedendo l`arrivo degli aiuti umanitari alle comunità più colpite", ha sottolineato Francesco Petrelli, policy advisor per la sicurezza alimentare di Oxfam Italia. Un anno fa il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva richiesto un cessate il fuoco globale. Tuttavia, i conflitti non hanno cessato la loro attività neanche durante la pandemia: 48 milioni di sfollati a fine 2020.
I conflitti in corso - In Paesi come lo Yemen, in guerra civile da oltre sei anni, circa la metà della popolazione (oltre 15 milioni di persone) è a rischio carestia. "Mio marito è troppo vecchio per lavorare e io sono malata. Per sopravvivere non abbiamo altra scelta che mandare i nostri figli a cercare avanzi di cibo, ma non basta mai", racconta Bahjah, madre yemenita di otto figli. Situazione analoga anche in Etiopia, dove si è registrato il numero più alto di persone in condizione di povertà: 350.000 solo nella regione del Tigray, al fronte delle 250mila che nel 2011 morirono di fame a causa del conflitto.
Il ruolo di Oxfam - Dall'inizio della pandemia, organizzazioni come Oxfam hanno soccorso quasi 15 milioni di persone nelle comunità più povere e quindi più a rischio. Azioni concrete atte a garantire accesso a cibo e acqua pulita, sostegno al reddito e supporto ai piccoli agricoltori. L' obiettivo è quello di sconfiggere fame e povertà, contenere la divulgazione del virus e raggiungere milioni di persone in difficoltà nei prossimi mesi.