Preoccupano le sorti di una donna scomparsa nel nulla nel Nord
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Resta alta la tensione in Medio Oriente. L'esercito israeliano ha mobilitato forze di fanteria nel Sud del Paese a seguito dell'escalation con Gaza, da dove continuano a giungere missili. Lo rende noto la stampa di Tel Aviv. Intanto, a Nord, preoccupano le sorti di una donna israeliana scomparsa nel nulla. Prima di sparire ha telefonato alla polizia ma la conversazione è stata interrotta.
Giovedì mattina due razzi lanciati da Gaza hanno colpito altrettanti edifici a Sderot, cittadina bersagliata che sorge a ridosso della Striscia. Intanto, elicotteri militari stanno setacciando la zona di Maalot, nel Nord del Paese, dove è stato tracciato il cellulare della donna scomparsa.
Netanyahu: "Risponderemo con la forza" - "Se il lancio di razzi da Gaza si fermerà, la quiete potrà continuare, ma se i razzi continueranno, risponderemo con forza". Lo ha detto, citato dai media, il premier israeliano, Benyamin Netanyahu.
Il padre del palestinese ucciso: "E' stata una vendetta" - Parla anche Hussein Abu Khdeir, il padre di Muhammad, il ragazzo palestinese rapito e ucciso a Gerusalemme est, e dice di essere convinto che il figlio sia rimasto vittima di una vendetta dei coloni per i tre ragazzi ebrei. Escluso, ha detto, un "delitto d'onore di famiglia" o "faide inter familiari". Nonostante l'autopsia sul corpo del ragazzo sia stata completata, ancora non è chiaro quando si svolgeranno i funerali anche se alcune fonti indicano giovedì.
"Mio figlio andava alla moschea per le preghiere della mattina - ha raccontato il padre alla Radio Militare israeliana -. Due persone scese da una macchina lo hanno preso per rapirlo e forzato a entrare nell'auto e sono scappati via. Abbiamo il loro ritratto e anche la targa della macchina. Abbiamo chiamato la polizia subito e abbiamo detto che sapevamo dove era perché ha un cellulare. Ma non hanno fatto nulla".
Napolitano: intollerabile stroncare giovani vite - "E' intollerabile che giovani vite vengano stroncate per mano di chi pratica odiose aggressioni o ritorsioni e concorre al diffondersi della violenza frustrando gli sforzi necessari per giungere a intese di pace", ha detto Giorgio Napolitano commentando l'uccisione del giovane palestinese, auspicando che il dialogo prevalga sulle barbarie.