Anche l'Unione Europea assicura: "Non riconosceremo i risultati"
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Gli Stati Uniti hanno affermato che non riconosceranno il risultato del voto organizzato dai separatisti pro-russi nell'est dell'Ucraina, che potrebbe portare alla secessione di questa parte del Paese. Questi scrutini sono "illegali secondo la legge ucraina ed un tentativo di creare divisioni e disordini", ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato americano Jen Psaki in un comunicato.
Ue: "Non riconosceremo i risultati" - La Ue considera "illegali" e "non riconosce il risultato" dei cosiddetti referendum organizzati dai separatisti filorussi a Luhansk e Donetsk. Lo afferma la portavoce di Catherine Ashton, Maja Kocijancic, aggiungendo che "coloro che hanno organizzato le consultazioni non hanno legittimità democratica e la loro organizzazione va contro gli obiettivi della Dichiarazione Comune di Ginevra per diminuire le tensioni".
Hollande: "Consultazioni veramente fasulle" - "Le consultazioni di Doneskt, nell'Ucraina dell'Est, sono veramente fasulle, nulle e non valide". E' l'accusa lanciata dal presidente francese, Francois Hollande, che si allinea sulla posizione americana.
Il referendum in un clima di tensione e violenza - Numerose forti esplosioni sono state udite nella notte a Slaviansk, roccaforte della ribellione armata pro-russa nell'est dell'Ucraina. Gi echi dei colpi d'arma da fuoco pesante hanno raggiunto la periferia della città verso la mezzanotte ora locale e sono andati avanti per diverse ore. Gli insorti filorussi hanno attaccato nella notte una torre di trasmissione televisiva a Sloviansk. Lo fanno sapere i media ucraini precisando che la torre è comunque ancora in mano alle truppe fedeli a Kiev. Due militari ucraini sono rimasti feriti.
Spari truppe Kiev sulla folla, un morto - Le truppe fedeli a Kiev avrebbero aperto il fuoco su una folla di manifestanti filorussi a Krasnoarmeisk uccidendo uno di loro e ferendone un altro. Lo sostiene il giornalista Timur Olevski, citato dal Kyiv Post, precisando che a sparare sarebbe stato il battaglione 'Dnipro' della Guardia nazionale, un corpo formato per lo più da volontari che hanno partecipato alla rivolta di Maidan. Il fotografo Petro Shelomovski ha confermato la notizia, che è stata annunciata anche dal co-presidente del governo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin.
A Krasnoarmeisk seggi chiusi in anticipo - Si sono chiusi in anticipo i seggi elettorali per il referendum separatista a Krasnoarmeisk, una cittadina della regione di Donetsk. Lo fa sapere il presidente della commissione elettorale centrale dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Roman Liaghin, precisando che la decisione è stata presa per motivi di sicurezza e che l'affluenza nella città è stata del 77,08%.