Per le Nazioni Unite questi “robot assassini” attaccano gli obiettivi in base a sensori piuttosto che input umani, uno sviluppo pericoloso per l’umanità
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I robot killer selezionano e attaccano gli obiettivi in base all’elaborazione dei sensori piuttosto che agli input umani e questo può avere conseguenze pericolose per l’umanità, è quanto sostiene l'Onu lanciando un appello ai governi affinché aprano i negoziati su un nuovo trattato internazionale sui sistemi d’arma autonomi letali. In un rapporto pubblicato il 6 agosto 2024, il segretario generale António Guterres invita gli Stati ha concludere l'intesa entro il 2026 “per vietare i sistemi d’arma che funzionano senza controllo o supervisione umana e che non possono essere utilizzati in conformità con il diritto umanitario internazionale.” Per le Nazioni Unite questo trattato dovrebbe regolamentare tutti gli altri tipi di sistemi d’arma autonomi.
“Il segretario generale delle Nazioni Unite sottolinea gli enormi effetti dannosi che la rimozione del controllo umano sui sistemi d’arma avrebbe sull’umanità”, ha affermato Mary Wareham, vice direttrice delle crisi, dei conflitti e degli armamenti di Human Rights Watch. In particolare sono sotto osservazione i progressi tecnologici che stanno sviluppando sempre più sistemi d’arma che operano senza un significativo controllo umano, delegando alle macchine le decisioni sulla vita o sulla morte delle persone. La macchina, anziché l’operatore umano, determinerebbe dove, quando o contro quale forza agire. Il rapporto delle Nazioni Unite è il risultato di una risoluzione dell'Onu del dicembre 2023 in cui si chiedeva al segretario generale di raccogliere il punto di vista dei Paesi e di altre parti interessate su come affrontare le sfide e le preoccupazioni sollevate dai sistemi d’arma autonomi.
Il nuovo rapporto delle Nazioni Unite include 58 contributi provenienti da più di 73 Paesi e altri 33 dal Comitato internazionale della Croce Rossa e da gruppi della società civile, tra cui Human Rights Watch. Una revisione del progetto Automated Decision Research della campagna Stop Killer Robots ha rilevato che 47 delle 58 proposte sono dirette all'ideazione di qualche forma di divieto o regolamentazione sui sistemi d’arma autonomi. Nel testo, il segretario generale ribadisce che “il tempo sta scadendo perché la comunità internazionale possa intraprendere azioni preventive su questo problema” e riafferma “la necessità di agire urgentemente per preservare il controllo umano sull’uso della forza”. Su iniziativa del segretario generale, i leader mondiali si riuniranno presso la sede delle Nazioni Unite il 22 e 23 settembre per un vertice. Ci si aspetta che sostengano un “Patto per il futuro” che copra una vasta gamma di iniziative, compresi i robot killer.