I momenti drammatici in cui Marco Gottardi racconta al padre dell'incendio e cerca di tranquillizzare la famiglia
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"Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all'ultimo istante, poi ci hanno detto che l'appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte. Speriamo solo in un miracolo". Sono le parole di Giannino Gottardi, il papà di Marco, l'architetto veneto che con la fidanzata Gloria Trevisan risulta tra i dispersi dell'incendio della Grenfell Tower di Londra.
"Siamo stati svegliati alle 3.45 della notte dalla mamma di Gloria - prosegue Gottardi - che era stata allarmata dalla figlia". "Ci siamo subito messi in contatto con Marco - aggiunge l'uomo - il quale minimizzava l'accaduto. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie". "Ci sono state una serie di telefonate convulse, nelle quali - sottolinea - continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva risolvere".
"Alle 4.07 - conclude - c'è stato l'ultimo drammatico contatto nel quale ci ha informati che il loro appartamento era invaso dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell'istante non abbiano più alcun contatto e il telefono non era più raggiungibile".