Secondo dati non ufficiali alla chiusura dei seggi, infatti, l'affluenza non sarebbe arrivata neanche al 20%
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Sembra essere fallito il referendum contro le nozze gay in Romania. Secondo dati non ufficiali alla chiusura dei seggi, infatti, l'affluenza non sarebbe arrivata neanche al 20%. Per la validità della consultazione serviva una affluenza di almeno il 30% degli aventi diritto.
Nonostante il governo abbia cercato di garantire la partecipazione al voto spalmando la tornata referendaria su due giorni, e nonostante il massiccio coinvolgimento della Chiesa ortodossa, con in testa lo stesso patriarca Daniel, i romeni hanno in gran parte disertato le urne, rendendo quindi non valida la consultazione.
Matrimonio come unione "di coniugi" o di "un uomo e una donna"? - L'obiettivo dei fautori del referendum era emendare la costituzione definendo il matrimonio "una unione tra un uomo e una donna" e non più una "unione tra coniugi", la definizione attualmente vigente.
Affluenza sotto il 20% - La giornata di sabato stata un'autentica delusione per la "coalizione per la famiglia" che aveva raccolto le firme per il referendum. Soltanto il 5,72% si era recato infatti alle urne. Leggermente più alta l'affluenza domenica, ma non al punto da poter garantire il superamento del quorum, abbassato nel 2014 dal governo socialdemocratico di Victor Ponta al 30%.