Soltanto il personale autorizzato potrà eliminare gli animali. Polemiche e proteste degli ambientalisti
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A nulla sono servite le proteste degli ambientalisti e degli animalisti, il ministero dell'Ambiente romeno va avanti per la sua strada e ha autorizzato di eliminare in modo programmato 140 esemplari di orso e 97 di lupo, a causa dei crescenti danni provocati da queste specie protette. Un comitato scientifico ha dato il via libera alla decisione, valutando che "non mette a rischio la conservazione delle due specie".
Lo scorso giugno, le autorità erano dovute intervenire per tutelare l'incolumità dei turisti, che andavano in visita alla fortezza di Dracula a Poenari, e si imbattevano in un'orsa coi suoi tre cuccioli, mentre a luglio, due pastori dei Carpazi erano stati aggrediti da un orso che li aveva gravemente feriti.
Il decreto ministeriale romeno prevede che solo il personale autorizzato potrà eliminare gli animali e che "l'abbattimento o il ricollocamento di orsi e lupi non possono essere attuati se non con l'accordo delle autorità preposte alla tutela dell'ambiente. Il ministro Gratiela Gavrilescu ha ricordato i casi di orsi che si spingono fino in città: "Il numero di attacchi portati dagli orsi agli uomini, molti dei quali hanno dovuto essere ricoverati in ospedale, è aumentato negli ultimi tempi".
Già nel 2016, il ministro dell'Ambiente pro tempore comunicò l'intenzione di autorizzare l'abbattimento di 552 orsi, 657 lupi e 482 linci, ma dovette rinunciare al progetto per le proteste dell'opinione pubblica. Anche questa volta le associazioni ambientaliste si stanno opponendo a quella che definiscono una strage legalizzata.
La Romania ha censito circa 6.000 esemplari di orso bruno, pari al 60% della popolazione di questa specie in Europa, e fra 2.500 e 3.000 esemplari di lupo.
I casi italiani - Lo sconfinamento degli orsi nei centri urbani ricorda gli episodi di questa estate avvenuti in Italia: come l'abbattimento dell'orsa dopo l'aggressione a un uomo in Trentino e gli orsi marsicani che hanno visitato più volte i paesi nel Parco Nazionale d'Abruzzo.