Le autorità indagano per corruzione degli elettori e incitamento all'odio, dopo l'annullamento delle elezioni da parte della Corte Costituzionale
In Romania pubblici ministeri e investigatori della polizia hanno effettuato una serie di perquisizioni, nell'ambito delle indagini scattate dopo che la Corte Costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali per il sospetto di un'ingerenza russa a favore del candidato di estrema destra Calin Georgescu. Tre abitazioni nella città di Brasov sono oggetto di controlli "nel caso legato ai reati di corruzione degli elettori, riciclaggio di denaro e falsificazione di computer".
La polizia di Bucarest ha perquisito diverse abitazioni anche nella capitale e nel distretto di Ilfov contro alcune persone sospettate di promuovere l'ideologia fascista e di incitare all'odio sui social. La Procura dell'Alta corte di cassazione e l'ispettorato generale di polizia hanno condotto un'operazione congiunta volta a sanzionare i comportamenti illeciti su diverse piattaforme, e cioè potenziali atti di incitamento all'odio, alla violenza e a commettere reati.