Dichiarata "agente straniero" e cancellata una delle più antiche organizzazioni per i diritti civili: "Creava una falsa immagine dell'ex Unione Sovietica"
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In Russia la Corte suprema ha stabilito la chiusura della Ong Memorial, uno dei gruppi per i diritti umani più antichi, il cui primo presidente fu il dissidente e premio Nobel per la pace Andrei Sakharov. L'Ong è nota per gli studi sulla repressione politica nell'Unione sovietica ma la Corte ha affermato che "crea una falsa immagine dell'Urss come Stato terrorista" e "riabilita i criminali nazisti".
Si preannunciano battaglie legali. La Ong che milita da trent’anni nel campo dei diritti civili e conserva la memoria del Gulag è stata definita un "agente straniero" ma Jan Rachinsky, il suo attuale presidente contesta l'accusa. Lo farà in prima battuta di fronte ai tribunali nazionali auspicando una sentenza finale favorevole ma non esclude in futuro un ricorso alla Corte europea per i diritti umani.
Le reazioni alla liquidazione dell'organizzazione. "L'uso della legge sugli "agenti stranieri" per sciogliere Memorial International è un attacco alla società civile che ha lo scopo di far sbiadire la memoria nazionale della repressione di stato" - afferma la direttrice di Amnesty International per l'Europa orientale e l'Asia centrale. Nel nostro Paese Memorial Italia chiede un incontro urgente alla Farnesina per discutere la situazione e chiedere un intervento ufficiale. "Si tratta di una decisione gravissima, che lascia sgomenti per la velocità con cui è stata presa e per le conseguenze sulla società' civile russa" - cosi' Andrea Gullotta, presidente di Memorial Italia.