Le forze dell'ordine russe hanno arrestato i tre sospettati, tutti d'età compresa tra 21 e 36 anni
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Un manager italiano residente a Mosca, Stefano Guidotti, è stato rapito a scopo di estorsione ed è stato liberato tre giorni dopo con un intervento della polizia, che ha arrestato tre persone identificate come Ali Z., Nadir A. e Zalumkhan. La notizia, riportata dal canale Telegram Mash, è stata confermata dall'ambasciata italiana in Russia, la quale ha sottolineato che il connazionale sta bene. Guidotti è stato sequestrato nel centro di Mosca e liberato nella regione di Bryansk, circa 400 chilometri a sud-ovest della capitale.
La liberazione del manager italiano è stata ripresa in un video, diffuso dalla polizia russa. Nelle immagini, pubblicate dalla testata Rbc, si vedono gli agenti entrare in una casa da una finestra, mentre un uomo, presumibilmente uno dei sequestratori, è steso a terra a faccia in giù e ammanettato dietro la schiena in giardino. Successivamente si vedono altri due uomini dentro la casa, nella stessa posizione. Infine, il momento in cui i poliziotti entrano nella stanza dove era nascosto Guidotti, steso in un letto, con il polso destro ammanettato a un mobile e con indosso una maglietta nera. "Siamo della polizia, tutto a posto", si sente nel video. A quel punto Guidotti, che aveva sollevato la testa, la lascia cadere, con un gesto evidente di sollievo.
Stefano Guidotti, 56 anni, lavora all'ufficio di rappresentanza in Russia del gruppo italiano Sad, produttore di gas tecnici industriali. La vicenda è seguita dal console generale italiano nella capitale russa. Guidotti al momento risulta in buone condizioni di salute.