Il presidente americano: "L'inchiesta è stata basata su attività fraudolente e falsi dossier pagati da Hillary Clinton e dai democratici"
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"L'indagine del procuratore speciale Robert Mueller non sarebbe mai dovuta iniziare. E' stata basata su attività fraudolente e falsi dossier pagati da Hillary Clinton e dai democratici. E' una caccia alle streghe". E' quanto afferma il presidente americano, Donald Trump, che torna a puntare il dito contro l'inchiesta sul Russiagate. Intanto i media statunitensi riporta la notizia di un incontro tra Mueller e Andrew McCabe, ex numero due dell'Fbi.
"E' il momento di chiudere l'indagine" sul Russiagate perché "viziata e motivata politicamente fin dall'inizio", dichiara senza troppi giri di parole il legale di Trump John Dowd, chiedendo al viceministro di Giustizia Rod Rosenstein di seguire il "brillante e coraggioso esempio di Jeff Sessions". Parole che evocano il licenziamento di Mueller, nominato proprio da Rosenstein che avrebbe l'autorità di cacciarlo, e sulle quali è subito bufera. I democratici attaccano e parlano di "ostruzione di giustizia" e di "abuso di potere". La Casa Bianca è costretta a prendere le distanze dalle controverse dichiarazioni di Dowd: "Ha parlato a titolo personale".
Ma non basta: per l'amministrazione Trump è un'altra giornata nell'occhio dei ciclone, complicata della furia via Twitter del presidente. "Il licenziamento di McCabe è un gran giorno per la democrazia", aveva scritto trionfante il numero uno della Casa Bianca. Ribadendo che "non c'è stata collusione" con la Russia, il presidente attacca poi l'Fbi e i suoi ex vertici ma anche il Dipartimento di Giustizia, parlando della loro "corruzione" e delle loro "bugie".
Il tycoon porta ad esempio della faziosità dell'agenzia e della disonestà di Mccabe i soldi ricevuti da sua moglie, Jill McCabe, per la sua campagna per il posto in Senato della Virginia: un assegno da 500mila dollari firmato Terry McAuliffe, amico di vecchia data di Bill e Hillary Clinton.
Senatore repubblicano: "Mueller via? E' l'inizio della fine di Trump" - "Se Trump proverà a licenziare il procuratore speciale per il Russiagate Robert Mueller sarà l'inizio della fine della sua presidenza". Lo afferma il senatore repubblicano, Lindsey Graham, in un'intervista alla Cnn.
L'appello dei democratici: "Sostenere Mueller" - Un eventuale licenziamento del procuratore "è una linea rossa che la nostra democrazia non può varcare". E' l'appello lanciato dai democratici ai repubblicani in Congresso. Chuck Schumer, il leader dei democratici in Senato, ha invitato "i colleghi repubblicani e in particolare la leadership del partito" a schierarsi con Mueller e a sostenerlo.