La norvegese Birgitte Kallestad, grande amante degli animali, non si è tirata indietro davanti a un cucciolo in difficoltà, ma al rientro a casa ha pagato con la vita i morsi ricevuti per gioco
Amava viaggiare, la norvegese Birgitte Kallestad, 24 anni, ma amava anche tanto gli animali. E proprio quest'ultimo amore le è costato la vita. Quando, infatti, la giovane, in vacanza nelle Filippine, ha trovato per strada un cucciolo in difficoltà, lo ha preso e portato con sé nel resort. Con il cagnolino ha anche giocato e si è fatta mordere le mani, pensando di non correre rischi. Invece la rabbia contratta durante le ferie l'ha uccisa due mesi dopo, quando era già in patria.
La ragazza, come ha riferito la famiglia, si è ammalata due mesi dopo essere tornata a casa dalla vacanza trascorsa a febbraio nelle Filippine ed è morta una settimana dopo il ricovero nell'ospedale dove lavorava come infermiera.
Si tratta della prima morte per rabbia in Norvegia dopo 200 anni, mentre in Asia e in Africa ogni anno i morsi dei randagi mietono migliaia di vittime. Per questo motivo i parenti di Birgitte Kallestad hanno chiesto al governo norvegese di introdurre una legge per rendere obbligatoria la vaccinazione antirabbica per chi si reca nei Paesi a rischio.