Il sospetto è che i profili italiani coinvolti nello scambio illecito di informazioni siano ben più dei 214.134 comunicati inizialmente
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L'Italia sarebbe pronta a chiedere i danni a Facebook per lo scandalo dati che ha coinvolto anche decine di migliaia di profili italiani. Contestandone il trasferimento a Cambridge Analytica senza il consenso degli interessati, il Garante della Privacy potrebbe chiedere l'applicazione delle sanzioni previste dal nuovo regolamento generale europeo sulla protezione dei dati che entrerà in vigore il 25 maggio.
Il sospetto, riporta il Corriere della Sera, è che i profili italiani coinvolti nello scambio illecito di informazioni siano ben più dei 214.134 comunicati inizialmente. Finiti nella Rete della società britannica perché amici dei 216 connazionali (il dato, secondo il Garante, è maggiore di quello dichiarato dal social network mercoledì scorso) che avevano scaricato la applicazione “this is your digital life” dell'accademico Aleksandr Kogan. Si teme, inoltre, che le “vittime” siano stati influenzate su alcuni temi come il razzismo e l’immigrazione.