Kiev ha inviato al ministero degli Esteri russo una nota di protesta contro "il perseguimento di iniziative illegali"
I tribunali di Kerch e Simferopoli, in Crimea, hanno disposto l'arresto dei 24 marinai ucraini coinvolti nello speronamento tra due navi, una russa e una ucraina, avvenuto il 25 novembre. I marinai, tra cui anche tre rimasti feriti, resteranno in regime di custodia cautelare fino al 25 gennaio. L'Ucraina ha inviato al ministero degli Esteri russo una nota di protesta contro "il perseguimento di iniziative illegali".
"Abbiamo ribadito categoricamente ai russi di rilasciare immediatamente i cittadini ucraini catturati e assicurare il loro ritorno in patria in sicurezza", recita la nota diffusa dal ministero degli Esteri ucraino.
Il motivo dello scontro - La tensione tra i due Paesi è tornata a salire domenica dopo che tre navi di Kiev hanno forzato, senza riuscirvi, il posto di blocco stanziato da Mosca nello stretto di Kerch che si affaccia nel mar d'Azov. Area che è stata requisita dalla Russia dopo il referendum in Crimea.
Ucraina approva la legge marziale - Pochi giorni dopo la Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato la legge marziale firmata dal presidente Poroshenko per trenta giorni. Il decreto ha sospeso le leggi dello Stato e ha dato ai tribunali militari pieno controllo dell'amministrazione della giustizia.