Vera e propria battaglia in alto mare, al largo della Normandia, tra imbarcazioni dei due Paesi. Motivo della contesa? Le zone di pesca
Dopo alcuni anni di tregua, è riesplosa la cosiddetta "guerra delle capesante", aspra contesa tra i pescatori inglesi e francesi che operano nel Canale della Manica. Alcune imbarcazioni dei due Paesi si sono infatti scontrate in alto mare, al largo della Normandia, in una vera e propria battaglia navale; in un video ripreso e diffuso sui social da un membro di un peschereccio francese infatti è possibile vedere scene di grande tensione tra gli equipaggi.
Le ostilità legate alle "coquilles Saint-Jacques" (questo il nome francese del pregiato mollusco) proseguono da tempo, ma negli ultimi anni era stata raggiunta una sorta di tregua tra le fazioni. Tregua clamorosamente saltata negli ultimi giorni; secondo ricostruzioni confermate dalla stessa Marina transalpina, sarebbero stati gli inglesi ad avere la peggio negli scontri, anche perché in forte inferiorità numerica a livello di barche. Dimitri Rogoff, capo dell'agenzia per la pesca della Normandia, ha spiegato che "i francesi sono andati a contattare gli inglesi per dire loro di smettere di lavorare e si sono scontrati". I britannici si sono quindi dati alla fuga.
I pescherecci provenienti dalla Francia possono pescare le capesante solo dal 1° ottobre al 15 maggio, per un'ora al giorno, per consentire alle popolazioni di molluschi di rigenerarsi, restrizione che però non vale per gli inglesi. Per questo motivo i pescatori francesi vogliono che i colleghi d'Oltremanica., che in questo caso avrebbero sconfinato, restino a nord di una linea che corre tra Barfleur e Cap d'Antifer, per evitare che le scorte di molluschi si esauriscano.
Sulla vicenda è intervenuta anche l'Unione europea, nonostante Bruxelles non possa essere coinvolta direttamente nella contesa. "La pesca alle capesante è regolata a livello nazionale e negli ultimi anni sono state concordate misure di gestione comune tra Francia, Regno Unito e Irlanda - ha affermato il portavoce Daniel Rosario - . E' nell'interesse primario dei pescatori che questi accordo siano in vigore. Invitiamo le autorità nazionali a risolvere ogni disputa in maniera amichevole come in passato".