Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha sottolineato che la misura "è pensata per il 2022, 2023 e 2024"
"Ho avuto l'opportunità ieri di spiegare alla Commissione e ai colleghi il nostro scudo protettivo, c'è stato un malinteso: la nostra misura è mirata ed è pensata per il 2022, 2023 e 2024". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, al suo arrivo all'Ecofin, ribadendo che il pacchetto di aiuti varato da Berlino "è proporzionato, se si considerano le dimensioni e la vulnerabilità dell'economia tedesca". E il cancelliere Scholz, da parte sua, ha fatto notare che "alcuni Paesi già da tempo fanno quello che noi ci siamo proposti di fare per i prossimi anni".
In definitiva, secondo Lindner "insieme dobbiamo impegnarci per rafforzare i nostri acquisti comuni di energia sul mercato internazionale e riformare il nostro mercato elettrico".
Critici nei confronti del piano lanciato dalla Germania sono i commissari europei Paolo Gentiloni e Thierry Breton. "Solo una risposta europea può proteggere la nostra industria e i cittadini - hanno scritto in un intervento pubblicato sulla Frankfurter Allegemeine Zeitung -. Oggi più che mai dobbiamo evitare di alterare la competizione sul mercato interno".