Uomini armati filorussi avrebbero rapito una giornalista nella regione contesa. Mentre sale la tensione anche tra Mosca e la Gran Bretagna
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Uomini armati filorussi avrebbero sequestrato una giornalista al checkpoint di Perekops, la frontiera che delinea il confine tra la Crimea e il resto dell'Ucraina. Lo rende noto AutoMaidan, uno dei gruppi maggiormente attivi nelle rivolte di piazza di Kiev. Si tratta di Olena Maksimenko, reporter del sito web Tyzhden.ua. Nelle mani dei rapitori vi sarebbero anche due attiviste dello stesso movimento di protesta.
Situazione rovente in tutta l'Ucraina. Anche se la tensione maggiore ha lasciato da qualche giorno la capitale Kiev per concentrarsi in Crimea, la regione contesa tra ucraini e filorussi. E sarebbero proprio alcuni miliziani, sostenitori dell'annessione della Crimea a Mosca, ad avere rapito la giornalista, che lavora per un sito web vicino ai movimenti di protesta che hanno rovesciato il precedente governo di Kiev.
Intanto giungono segnali poco distensivi anche dalla diplomazia internazionale. Il governo britannico ha ufficialmente preso posizione sulla crisi ucraina. "Un referendum sarebbe illegale, illegittimo e non riconosciuto". Ha dichiarato il premier britannico David Cameron intervenendo alla Camera dei Comuni sul referendum per l'annessione della Crimea a Mosca previsto per il 16 marzo. "Non solo - ha aggiunto il premier - avrebbe tutte le caratteristiche di una farsa".