Nel mirino degli ispettori iberici gli incassi delle tournée all'estero della cantante tra il 2011 e il 2014
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Decine di milioni di euro evasi al fisco spagnolo nel giro di quattro anni. Questa volta a non pagare il dovuto alle casse di Madrid è stata la cantante colombiana Shakira, moglie del calciatore catalano Gerard Piqué, accusata di aver frodato l'Agenzia delle entrate iberica per proventi incassati tra il 2011 e il 2014.
La notizia è stata data dal quotidiano La Vanguardia ripresa dal "Corriere della Sera" e riguarda anni in cui la cantante viveva in Spagna, dove non aveva però ancora la sua residenza ufficiale.
Secondo gli ispettori del Fisco anche in quel periodo Shakira aveva risieduta a Barcellona più di 183 giorni l'anno, soglia oltre cui scatta l'obbligo di pagare le tasse nel Paese.
La difesa - Chi lavora con Shakira parla di "una differenza di criteri di valutazione e non di frode fiscale: è stata solo usata una tecnica diversa". I guadagni della star arrivano prevalentemente dai concerti all'estero, ma il fisco spagnolo sostiene che le tasse per quel periodo Shakira le deve pagare a Madrid. I dati di Forbes dicono che tra il 2010 e il 2015 Shakira ha incassato circa 25 milioni all'anno dai suoi tour all'estero. Molti fan della cantante ritengono che si tratti di una vendetta "trasversale" del fisco spagnolo: il marito di Shakira Piqué aveva infatti sostenuto apertamente la causa dei separatisti catalani, andando a votare al referendum dichiarato illegale.
Ora la parola sulla vicenda passa alla Procura. L'accusa potrebbe comunque costare molto cara alla cantante colombiana che rischia, oltre a una multa salata, anche due anni di carcere.
Con la superstar sudamericana si allunga dunque la lista delle celebrità finite nel mirino degli ispettori fiscali iberici: in passato ci sono stati Leo Messi, Cristiano Ronaldo, Josè Mourinho.