Shinzo Abe, il momento dell'omicidio e la cattura del killer
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Confermate le falle nel sistema di sicurezza durante il comizio dell'8 luglio. Tra il primo colpo e quello fatale passarono due secondi e mezzo
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Il capo della polizia giapponese, Itaru Nakamura, ha annunciato le sue dimissioni, assumendosi le responsabilità in merito all'attentato all'ex premier Shinzo Abe, avvenuto a inizio luglio durante un comizio a Nara. L'annuncio in una conferenza stampa per fare il punto sulle indagini. A tal proposito sono emerse importanti lacune nelle misure di sicurezza durante il comizio.
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Le dimissioni - Quella di Nakamura è la figura di più alto profilo ad ammettere le proprie responsabilità e di conseguenza a dimettersi per le falle nella sicurezza. Come lui, anche il capo della polizia della prefettura di Nara, Onizuka Tomoaki, ha annunciato di voler dimettersi.
Quell'8 luglio le guardie del corpo di Abe non sono state in grado di proteggerlo al meglio. Il filmato preso in considerazione dagli inquirenti mostra come siano passati circa due secondi e mezzo tra il primo colpo mancato dell'arma da fuoco artigianale usata dall'attentatore, e il secondo, fatale.
Riforma della polizia - "Mentre vanno avanti le verifiche su quanto accaduto, riteniamo che il nostro piano di sicurezza debba aprire una nuova fase, ripartire da capo con il sostegno di una diversa organizzazione", ha spiegato Nakamura all'annuncio delle sue dimissioni. Il governo ha infatti reso noto di voler rivedere i piani per le operazioni di sicurezza riguardanti le persone di alto profilo, rafforzando il coinvolgimento dell'Agenzia di polizia con le prefetture locali: un cambio così radicale non si vedeva nella polizia giapponese da 30 anni.
Nakamura era a capo della Agenzia nazionale di polizia da circa un anno dopo essere entrato nel corpo nel 1986. Una carriera durata decenni durante la quale Nakamura ha lavorato anche nel dipartimento di criminalità organizzata.