IL COMUNICATO FINALE

Si chiude il G20 di Osaka: "Aumentano le tensioni commerciali e geopolitiche" | Tregua sui dazi fra Trump e Xi

Ripartono i negoziati tra Stati Uniti e Cina. Sul clima Washington dice no all'impegno di attuare pienamente l'accordo di Parigi

29 Giu 2019 - 20:49
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Il G20 sembra non testimoniare un clima di distensione tra le potenze riunitesi a Osaka. Nel comunicato finale si legge infatti che "le tensioni commerciali e geopolitiche si sono intensificate", sullo sfondo della disputa sui dazi tra Stati Uniti e Cina che pare però giunta a una tregua. Anche il tema del cambiamento climatico ha visto l'opposizione di Washington, l'unica a non voler sottoscrivere l'impegno ad attuare pienamente l'accordo di Parigi.

Il G20 ha messo in scena una paradossale prova di unità: tutti contro l'America. Il comunicato ha infatti messo nero su bianco la profonda divisione sul commercio e sui cambiamenti climatici (un accordo '19+1', come al G20 di Buenos Aires). Dopo due giorni di discussioni, i leader delle più grandi economie del pianeta hanno avvertito che si sono intensificate le tensioni geopolitiche e sul commercio, con i relativi rischi per l'economia globale. L'elaborazione del comunicato, se si esclude il via libera al bando sulla plastica al 2050, ha dimostrato che il G20 sta migliorando la gestione della sfida dirompente di Trump, ma al prezzo di accordi deboli.

Occhi puntati in particolare sui rapporti tra Stati Uniti e Cina che siglano la seconda tregua in sette mesi nella loro guerra commerciale e si impegnano a riprendere i negoziati. Il tycoon si è presentato in conferenza stampa dopo l'invito rivolto di prima mattina via Twitter al leader nordcoreano Kim Jong-un ad incontrarsi al confine della zona demilitarizzata (Dmz) durante la visita in Corea del Sud: "Lo incontrerei anche solo per stringergli la mano e salutarlo". Nel primo pomeriggio, invece, ha definito "molto buono", anzi "eccellente" il vertice con Xi, visto che i negoziati sono "tornati in carreggiata". Di fronte a grandi aspettative, Trump ha spiegato alla sala affollata di giornalisti che "per il momento non alzeremo i dazi sulla Cina. Lavoreremo con loro, negozieremo e inizieranno a spendere soldi, molti soldi, per prodotti agricoli e cibo americani. Lo faranno quasi subito, gia' durante i negoziati".

Sorpresa sul nodo Huawei: potrà tornare ad acquistare i prodotti dai fornitori americani, in quella che è apparsa una concessione della Casa Bianca. "Le compagnie Usa possono vendere attrezzature a Huawei lì dove non ci sono grandi problemi con la sicurezza nazionale", ha detto Trump che, incalzato dalle domande, è stato sempre più evasivo. "Abbiamo discusso di molte cose, di Huawei. Una cosa che consentirò, e che sorprenderà molte persone, è che vendiamo a Huawei un ammontare enorme di parti utili per i prodotti che fanno".

Giappone, le foto del G20 di Osaka

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