Aveva ampliato la catena di hotel facendola diventare la prima al mondo. Amante dello sport, è stato tra i fondatori dell'American Football League
Si è spento a Los Angeles all'età di 91 anni Barron Hilton, erede dell'omonimo impero alberghiero fondato nel 1919 dal padre Conrad. Affarista visionario e audace, aveva ampliato la catena di hotel fino a farla diventare la prima al mondo. Amante dello sport, è stato proprietario della squadra di football dei Los Angeles Chargers e ha fondato, insieme ad altre sette persone l'American Football League. A piangerlo, tra familiari e conoscenti, anche la nipote Paris Hilton che su Instagram lo ha descritto come un nonno "gentile e premuroso".
Nato a Dallas, in Texas, nel 1927, a 19 anni rifiuta di entrare nel business di famiglia per accettare un lavoro da 150 dollari alla settimana. Poi crea la sua prima azienda, una distribuzione di agrumi a Los Angeles. Nel 1954 entra nel gruppo Hilton, da vicepresidente. Nel 1966 viene nominato amministratore delegato e nel 1979, alla morte del padre, diventa presidente.
Per ampliare l'impero Hilton espande il business al mondo dei casinò. Nel 1970 acquista il Kirk Kerkorian International di Los Angeles, il resort più grande al mondo, ribattezzandolo Las Vegas Hilton. Nella città californiana prende possesso anche di un'altro storico locale, il Flamingo. A New York invece acquisisce il Waldorf Astoria e il Plaza, i due hotel più iconici di Manhattan.
Nel 2007 decide di vendere il gruppo al fondo di private equity Blackstone. Nello stesso anno dona il 97% della sua ricchezza personale alla ricerca medica e allo sviluppo dell'edilizia per i senza tetto. Il suo patrimonio netto, secondo Forbes, si aggira in quell'anno sui 2,5 miliardi di dollari.