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Stando a una prima ricostruzione, dall'incidente con un autobus sarebbero divampate fiamme alla periferia di Freetown
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Decine di persone sono morte nell'esplosione causata dallo scontro tra un mezzo, bus o camion, e un'autocisterna di gasolio in Sierra Leone, a Wellington, sobborgo di Freetown. La folla avrebbero cercato di raccogliere il carburante dal veicolo incidentato, mentre il fuoco divampava tra i negozi e le case vicine. La Croce Rossa ha contato oltre 90 vittime, ma il bilancio potrebbe essere più grave.
"Immagini strazianti", ha scritto su Facebook il sindaco Yvonne Aki-Sawyerr, che parla di un bilancio di 100 morti, non confermato dalle autorità nazionali.
L'esplosione - riferisce la Croce Rossa - è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato nella zona industriale di Freetown, capitale della Sierra Leone, nell'Africa occidentale.
"Con le nostre ambulanze finora abbiamo recuperato 80 corpi dal luogo dell'incidente", ha dichiarato un membro dell'organizzazione, aggiungendo che le operazioni di soccorso sono ancora in corso.
Il portavoce dell'Agenzia nazionale per la gestione dei disastri Mohamed Lamrane Bah ha cmunicato che vi sono numerosi feriti, almeno 88, compresi donne e bambini, molti dei quali sono in condizioni critiche.
Il rogo che si è scatenato dopo l'esplosione avvenuta in una stazione di servizio alla periferia industriale di Freetown si è propagato in tutto il quartiere circostante, provocando vittime nelle auto vicine e in diverse strade adiacenti.
Secondo la ricostruzione di un soccorritore citato dall'agenzia di stampa Afp, la maggior parte delle vittime sarebbero venditori ambulanti e motociclisti rimasti uccisi mentre cercavano di recuperare del carburante fuoriuscito dall'autocisterna.