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Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, "deportati come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale". La denuncia è del sindaco della città martoriata dalla guerra Vadym Boichenko, che ha postato su Telegram un comunicato. "Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone dal distretto di Livoberezhny e da un rifugio antiaereo nell'edificio di un club sportivo, dove più di mille persone, soprattutto donne e bambini, si nascondevano dai bombardamenti", ha detto.