L'Onu: "Centomila persone in fuga". Francia: "Sanzioni dalla Ue". Di Maio: "Bruxelles non accetti i ricatti di Erdogan e agisca con una sola voce". L'ambasciatore turco: "Difendiamo confini europei"
Escalation militare in Siria dopo l'attacco della Turchia. Mentre si contano centinaia di vittime tra le fila curde e migliaia di persone sono in fuga nelle zone del conflitto, intervengono gli Usa per "incoraggiare fortemente" Ankara a porre fine alle azioni militari contro i curdi. Ma Erdogan risponde picche: "Nonostante le minacce, non ci fermeremo". E l'Ue valuta eventuali sanzioni. Per l'Onu sono almeno centomila le persone in fuga.
Erdogan ha minacciato l'Europa di scatenare un'invasione di rifugiati "se insisterà a ostacolare l'operazione" e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio invita a non accettare ricatti e chiede all'Unione europea di "agire con una sola voce". Intanto l'Olanda ha sospeso la vendita di armi alla Turchia.
Newsweek: "Turchi bombardano per sbaglio forze Usa" - Secondo quanto scrive Newsweek, che cita fonti dell'intelligence curdo-irachena e un alto funzionario del Pentagono, le forze turche impegnate nell'offensiva contro i curdi nel nord della Siria avrebbero bombardato per sbaglio uomini delle forze speciali americane
presenti nell'area. Le forze Usa, una compagnia formata da 50 a 100 uomini, stavano operando sulla collina di Mashtenour nella città di Kobane e sarebbero state raggiunte da colpi di artiglieria sparati dalle postazioni turche.
Francia: "Sul tavolo Ue sanzioni alla Turchia" - "La possibilità di imporre sanzioni alla Turchia è sul tavolo e l'Ue ne discuterà al Consiglio europeo della settimana prossima". Così la viceministra francese per gli Affari europei, Amelie de Montchalin, sottolineando che "non si può rimanere impotenti di fronte a una situazione scioccante per i civili, per le forze siriane per 5 anni al fianco della coalizione anti-Isis, ma soprattutto per la stabilità della regione".
L'ambasciatore turco: "Stiamo difendendo i confini Ue" - Con l'operazione militare in Siria, "stiamo difendendo le frontiere turche, ma anche quelle della Nato e dell'Ue" e "vogliamo ricordare questi aspetti a tutti i nostri alleati", ha detto l'ambasciatore turco in Italia, Murat Salim Esenli, aggiungendo: "La situazione non è bianco o nero, come è presentata dalla stampa. E purtroppo l'Unione europea sta saltando sul carrozzone dell'anti-Turchia". Secondo il diplomatico, questa condotta è "estremamente preoccupante" perché "stanno facendo una generalizzazione pericolosa. Speriamo che l'Unione europea si svegli il più velocemente possibile".
In Turchia 121 fermi per "propaganda terroristica" - Le autorità turche hanno arrestato 121 persone con l'accusa di "propaganda terroristica" per i loro messaggi critici sui social media verso l'operazione militare di Ankara. A riferirlo è stato il ministro dell'Interno Suleyman Soylu, aggiungendo che sono "quasi 500" le persone complessivamente sotto inchiesta.
Autobomba a Qamishli, "diverse vittime" - Un'autobomba è esplosa a Qamishli, nell'area sotto il controllo curdo del nord della Siria, a est rispetto all'area in cui la Turchia ha avviato le sue operazioni e tra le città più popolose della zona. Lo riferiscono le attività curde, secondo cui ci sarebbero "diverse vittime". L'attentato, secondo quanto riferito dal Site (sito di monitoraggio dello jihadismo online) è stato poi rivendicato dall'Isis.
Trump "mediatore" tra Ankara e i curdi - Donald Trump intanto si è proposto come mediatore tra Ankara e i curdi. "Si sono combattuti l'un l'altro per 200 anni - ha scritto infatti il tycoon su Twitter - ora abbiamo una di tre scelte: inviare migliaia di soldati e vincere militarmente, colpire la Turchia molto duramente con le sanzioni oppure mediare un accordo tra Turchia e curdi".
Conte: "Ankara si fermi, l'Ue non accetti il ricatto" - "Lo dirò forte e chiaro al prossimo Consiglio Ue: l'Ue non può accettare questo ricatto dalla Turchia" su un'accoglienza, quella dei profughi siriani, "finanziata ampiamente dall'Europa. L'iniziativa militare deve cessare immediatamente e l'Ue e tutta la comunità internazionale dovrà parlare con una sola voce". Lo dice il premier Giuseppe Conte.
Di Maio: "Ferma condanna, a rischio sforzi anti-Isis" - "Condanniamo con forza ogni tipo di intervento militare perché rischia di pregiudicare gli sforzi della coalizione anti Isis". Così Luigi Di Maio in un'intervista a La Repubblica. "La soluzione della crisi siriana non puo' passare attraverso l'uso delle armi, ma attraverso dialogo e diplomazia. Il popolo siriano ha già sofferto abbastanza", ha quindi aggiunto il ministro degli Esteri.
Usa, proposta legge per sanzioni a Turchia per attacco a curdi - E proprio sulla possibilità di sanzionare la Turchia sta lavorando la deputata repubblicana al Congresso Usa, Liz Cheney, pronta a presentare una legge. Oltre 20 deputati repubblicani avrebbero già espresso sostegno alla sua proposta.
Putin: "Rischio fuga per i miliziani dell'Isis" - Sull'attacco turco in Siria è intervenuto anche il presidente russo, Vladimir Putin, sottolineando il rischio che i miliziani dell'Isis lì detenuti "possano fuggire". "Non sono sicuro che Ankara possa prendere il controllo della situazione", ha aggiunto il capo del Cremlino.