Previsto lo stop ai bombardamenti per "almeno 30 giorni"
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Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha adottato all'unanimità una risoluzione per la tregua umanitaria in Siria. Il provvedimento dovrebbe far cessare i bombardamenti in tutto il Paese per "almeno 30 giorni". La tregua dovrebbe partire "senza indugi". Esenti dal cessate il fuoco saranno gli attacchi contro Isis, Al Qaeda e Al Nusra: una richiesta di Mosca che dal 2011 ha posto 11 veti su risoluzioni per la Siria, ma questa volta ha votato a favore.
Il testo, modificato più volte per venire incontro alla Russia di cui si intendeva evitare il veto, "chiede che tutte le parti cessino le ostilità senza ritardi per almeno 30 giorni consecutivi in Siria per una pausa umanitaria duratura". L'obiettivo, si legge, è "di permettere la consegna regolare di aiuti umanitari, di servizi, e l'evacuazione medica dei malati e dei feriti più gravi". "Non è un accordo di pace complessivo per la Siria, ma un passo che può portare a una de-escalation della violenza", ha detto l'ambasciatore svedese Olof Skoog, che con il collega del Kuwait aveva condotto il negoziato.
Il testo è stato adottato mentre da domenica 18 febbraio proseguono i raid aerei del regime siriano sull'enclave ribelle della Ghouta orientale, alle porte di Damasco, in cui secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani sono stati uccisi oltre 500 civili. "Oggi abbiamo votato una risoluzione che poteva essere approvata giorni fa. Per ogni giorno e ogni ora che abbiamo aspettato la Russia, quante madri hanno perso i loro bambini?", ha attaccato l'ambasciatrice americana all'Onu Nikki Haley, auspicando che la risoluzione sia "un punto di svolta" in cui Mosca possa unirsi alla comunità internazionale "per far cambiare corso al regime di Assad".