L'Unesco: "Si tratta di un crimine di guerra e un'immensa perdita per il popolo siriano e per l'umanità"
I militanti dello Stato islamico hanno distrutto uno dei più famosi monumenti della città antica di Palmira in Siria, cioè il Tetrapylon, nonché la facciata del teatro romano. Lo riferisce a Reuters il responsabile delle antichità siriane, Maamoun Abdulkarim.
I danni - Le immagini satellitari mostrano la distruzione del Tetrapilo, una struttura quadrata a sedici colonne, risalente al terzo secolo ma in gran parte ricostruita dagli archeologi, tanto che una sola colonna era ancora originale, che segnava la fine dell'antico colonnato, mentre anche la facciata dell'anfiteatro romano del primo secolo e che i jihadisti hanno utilizzato spesso per delle esecuzioni di massa mostra dei gravi danni.
L’Unesco: “Un crimine di guerra” - Immediata la reazione dell'Unesco, il cui Direttore generale Irina Bokova ha definito l'accaduto "un crimine di guerra e un'immensa perdita per il popolo siriano e per l'umanità": "Questo nuovo colpo al patrimonio culturale, poche ore dopo la notizia di un'esecuzione di massa nell'antico teatro di Palmira, mostra come la pulizia culturale degli estremisti prenda di mira sia le vite umane che i monumenti storici, al fine di privare il popolo siriano del suo passato e del suo futuro", ha concluso Bokova.