"E nonostante questo, ci sono ancora alcunipaesi che cercano di proteggere il regime", ha tuonatol'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Nikki Haley
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L'Onu ritiene il governo siriano di Bashar al Assad responsabile dell'attacco con il gas Sarin compiuto ad aprile a Khan Sheikhoun, che ha ucciso oltre 90 persone. Lo ha stabilito un'inchiesta congiunta di Onu e Opac. Il presidente della Siria e la Russia hanno più volte detto che si era trattato di un episodio "messo in scena per mettere sotto accusa il governo di Damasco".
"Questa situazione deve finire - ha proseguito Haley -. Ignorare l'enorme quantità di prove in questo caso dimostra una deliberata mancanza di rispetto per le norme internazionali".
Per la delegata statunitense, "il Consiglio di Sicurezza deve inviare un messaggio chiaro, dicendo che l'uso di armi chimiche da parte di chiunque non sarà tollerato, e deve dare il suo pieno appoggio al lavoro degli investigatori indipendenti". "I Paesi che non lo fanno non sono migliori dei dittatori o dei terroristi che usano queste armi terribili".
Il veto della Russia - Solo due giorni fa, però, la Russia ha posto il veto (il nono in sei anni) a una bozza di risoluzione delle Nazioni Unite, elaborata proprio dagli Stati Uniti, per rinnovare di un anno il mandato del team di esperti Onu e dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, che scade il 18 novembre. Mosca ha chiesto senza successo di rinviare il voto al 7 novembre, dopo la pubblicazione del rapporto.
L'ambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro, Vasily Nebenzia, in quell'occasione aveva ammesso che la Russia si oppone al team di esperti, chiarendo però che non vuole che il suo mandato termini. Secondo Haley, invece, i russi hanno detto molto chiaramente che se il rapporto non accusava Damasco avrebbero sostenuto il rinnovo.
Colloqui per la pace - L'inviato speciale dell'Onu in Siria, Staffan de Mistura, ha annunciato infine da Ginevra che il 28 novembre si terrà un nuovo round di colloqui sulla Siria, con l'obiettivo di porre fine al conflitto che sta insanguinando il paese mediorientale da circa sei anni.